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Psicologia genetica di Jean Piaget


Il suo lavoro è orientato alla ricostruzione della genesi della personalità e dello sviluppo dell’intelligenza, a partire dalla nascita fino alla formazione delle strutture caratteristiche dell’adulto. Piaget è un non-riduzionista perché la sua idea è che esiste una spinta nelle strutture psichiche che porta alla creazione di processi cognitivi che emancipano progressivamente il bambino dalla  dipendenza dagli altri e dalla dipendenza da stimoli e impulsi. Secondo Piaget i processi dell’intelligenza (che ci consentono di controllare il mondo interno ed il mondo esterno, e di gestire i rapporti con gli altri) nascono da una spinta biologica e dalla necessità di adattamento, ma attraverso una sequenza innata e preorientata. Questi processi  diventano, alla fine del percorso evolutivo, i veri “controllori” della situazione; essi passano da  una condizione di non esistenza da una condizione di dominanza rispetto ai processi basilari che esistevano prima dei processi intellettivi e ne costituiscono il tessuto genetico.

Tratto da IO E SÉ. PSICOLOGIA DELLA PERSONALITÀ E CONTRADDIZIONI DI CULTURA di Priscilla Cavalieri
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