Skip to content

Marx. Alienazione positiva e comunismo



Marx invece sostiene che l’alienazione è negativa per i motivi che sopra sono stati evidenziati, ma assume anche un carattere positivo; essa non va concepita in maniera idealistica (ossia come un processo che riguarda solo il pensiero) ma in senso materiale, come rapporto dell’uomo con la natura e la società. È solo in questo modo che l’individuo (il soggetto) assume le caratteristiche di essere naturale ossia legato intrinsecamente alla natura. In effetti però anche in questo caso Marx considera l’alienazione non completamente positiva poiché essa implica in sé il concetto di uscita da sé, di estraniazione. Per questo motivo egli afferma che l’uomo oltre ad  essere naturale è anche un essere storico e in quanto tale non ha bisogno di alienarsi per entrare in contatto con la natura. Per eliminare l’alienazione allora bisognerà eliminare tutto quello che distacca l’uomo dalla natura e dalla società e cioè la proprietà privata e i rapporti fondati su di essa. La soluzione all’alienazione è allora il comunismo. Ma comunismo per Marx non significa regresso romantico verso un mondo primitivo che ormai non c’è più, bensì liberazione e manifestazione di tutte le facoltà umane che la società industriale ha represso. Solo on il comunismo si potrà raggiungere il massimo dominio dell’individuo nei confronti della società e della natura: l’uomo non sarà più schiavo dei rapporti sociale, ma sarà lui a stabilirli.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.