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Fichte. Ateismo e seconda dottrina della conoscenza



Nel 1799 Fichte si lascia coinvolgere nella cosiddetta polemica sull’ateismo: essa si scatenò quando fu pubblicato un articolo anonimo che sosteneva che la religione dovesse essere ridotta ai suoi contenuti razionali e morali: egli insieme a Forberg furono accusati di ateismo. Fu costretto allora a trasferirsi a Berlino dove venne in contatto con il circolo romantico e grazie a questo contatto l’idealismo di Fichte assunse dei caratteri più metafisici e religiosi. Questo nuovo orientamento viene solitamente indicato come la “Seconda dottrina della scienza”: questa seconda tendenza si sviluppò su due strade differenti, quella accademica attraverso la continua pubblicazione di nuove formulazioni della Dottrina della scienza e quella divulgativa con scritti più “popolari” come La destinazione dell’uomo (1800) L’essenza del dotto (1805), L’introduzione alla vita beata (1806).

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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