Intersoggettività e mondo della vita in Husserl
Ma Husserl si premura di notare che l’io ha come carattere costitutivo quello dell’intersoggettività. Io infatti esperisco un mondo che “è per tutti ed i cui oggetti sono disponibili a tutti”. Si dilegua così il solipsismo, ma rimane il fatto che tutto ciò che è per me, compresi gli altri soggetti, può attingere il suo senso esclusivamente dalla mia sfera di coscienza. Tutti coloro che rientravano in una filosofia esistenzialista, accusavano Husserl di perdersi in intellettualismi che lo rendevano incapace di affrontare i problemi dell’esistenza. Per contrastare questa concezione egli nella Postilla alle “Idee” pubblicata nel 1930 egli rivendica il carattere universale della fenomenologia, dotata di un metodo capace di affrontare tutti i problemi della filosofia e quindi tutte le domande concrete che l’uomo può porre. È forse per rispondere a queste accuse che Husserl sviluppa il concetto di mondo-della-vita.
Continua a leggere:
- Successivo: "La crisi delle scienze europee" di Husserl
- Precedente: Io e ego trascendentale in Husserl
Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia contemporanea
Altri appunti correlati:
- Estetica dell'Architettura
- Storia della filosofia
- Holderlin
- Filosofi dell'età moderna
- Storia della filosofia moderna
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Derrida lettore di Mallarmé
- La Bellezza tra metafisica ed antropologia in Schiller
- La ricerca estetica nello spazio di Tadeusz Kantor
- Gadamer e Derrida in dialogo. Testo, metafisica, alterità.
- Con l'anima tutt'intera - Paradosso della morale e morale del paradosso nel pensiero di Vladimir Jankélévitch
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.