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Intersoggettività e mondo della vita in Husserl



Ma Husserl si premura di notare che l’io ha come carattere costitutivo quello dell’intersoggettività. Io infatti esperisco un mondo che “è per tutti ed i cui oggetti sono disponibili a tutti”. Si dilegua così il solipsismo, ma rimane il fatto che tutto ciò che è per me, compresi gli altri soggetti, può attingere il suo senso esclusivamente dalla mia sfera di coscienza. Tutti coloro che rientravano in una filosofia esistenzialista, accusavano Husserl di perdersi in intellettualismi che lo rendevano incapace di affrontare i problemi dell’esistenza. Per contrastare questa concezione egli nella Postilla alle “Idee” pubblicata nel 1930 egli rivendica il carattere universale della fenomenologia, dotata di un metodo capace di affrontare tutti i problemi della filosofia e quindi tutte le domande concrete che l’uomo può porre. È forse per rispondere a queste accuse che Husserl sviluppa il concetto di mondo-della-vita.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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