Jaspers, esistenzialismo e "tutto abbracciante"
Jaspers (1883 - 1969): anch’egli è considerato un esistenzialista (1883 - 1969). Si laurea in medicina e poi si interessa della filosofia e dell’antropologia. L’esistenzialismo indicherebbe la filosofia che ruota attorno all’individuo; nonostante nasca in luoghi diversi presenta molti tratti comuni. Ciò è dovuto al fatto che l’Europa è devastata dalle barbarie: per questo motivo in fondo l’uomo in punti diversi del globo si chiede che senso abbia la sua vita. l’esistenzialismo si sviluppa allora a cavallo delle due guerre e dopo la seconda guerra mondiale fino agli anni 70. Jaspers Ci parla di un cosiddetto atteggiamento scientifico ossia il tentativo di spiegarsi le vicende del mondo e della vita e la loro origine. Questo atteggiamento dovrà essere non dogmatico ma critico; le soluzione a cui si giungerà non dovranno mai essere considerate come definitive. Per capire l’uomo Jasper si chiede cosa sia la scienza. La scienza è un sapere oggettivo che traduce le cose del mondo in leggi attraverso le quali l’uomo comprende ciò che lo circonda e fa si che l’uomo abbia una orientazione nel mondo. La scienza è allora utilitaristica: ma nonostante ciò essa non dà la totalità della vita, rispondendo a tutte le domande. Essa non è in grado di parlarci del “tutto abbracciante” dell’Assoluto che invece ci sfugge sempre. Al contrario, più la scienza avanza più il tutto abbracciante si dilegua.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia contemporanea
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