L’eliminazione renale di acqua
L’eliminazione renale di acqua
Questa è controllata per il 20% da ormoni. La vasopressina, prodotta dall’ipotalamo e depositata nella neuroipofisi, agisce aumentando la permeabilità all’acqua delle pareti del tubulo distale e del dotto collettore in modo che l’acqua riesca a passare più rapidamente all’esterno rendendo l’urina più concentrata e pertanto con un volume minore. Un altro ormone che agisce sul rene è l’aldosterone che aumenta il riassorbimento di sodio aumentando l’acidità dell’urina; la sua produzione è regolata da un ormone proteico prodotto dal rene, la renina (apparato iuxtaglomerulare) che con l’aiuto di enzimi permette, in circolo, la formazione di angiotensina II; quest’ultima aumenta la pressione sanguigna ogni volta che si abbassa, riportando pertanto la pressione del sangue a valori utili per l’ultrafiltrazione. Infine sul rene agisce anche il paratormone prodotto dalle parotidi, il quale stimola il riassorbimento del calcio riducendo la clearance renale di questo sale minerale. Lungo i tubuli si verifica, in scambio con il sodio che viene riassorbito, una secrezione di idrogenioni ma, poiché tale eliminazione di ioni H+ determinerebbe acidosi, operano nel liquido tubulare sistemi tampone che contribuiscono all’eliminazione degli H+ liberi impedendo variazioni significative del pH. Tutto ciò contribuisce a mantenere l’equilibrio acido-base dell’organismo, un’altra delle importanti funzioni del rene oltre a quella omeostatica (idrica e salina). Abbandonata la pelvi renale, l’urina procede negli uretèri per una sorta di movimento peristaltico della muscolatura uretrale, che è indipendente dal controllo nervoso ma avviato dalla distensione della parete stessa. Il graduale accumulo di urina in vescica fa aumentare la pressione intravescicale e la tensione. Questo aumento stimola i recettori di tensione presenti nella parete della vescica, dai quali prende avvio il riflesso della minzione: fibre afferenti trasportano gli impulsi originati dai tensocettori al midollo spinale e il riflesso si attua attraverso fibre efferenti che determinano la contrazione del muscolo detrusore della vescica e il rilasciamento dello sfintere interno; contemporaneamente la volontà determina il rilasciamento dello sfintere esterno. La maggior parte dell’acqua introdotta attraverso l’apparato digerente viene espulsa con le urine e la restante parte attraverso: la respirazione (che rilascia aria satura di acqua), la sudorazione e le feci.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Lucrezia Modesto
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- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Esame: Fisiologia della nutrizione II
- Docente: Ciangherotti
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