I processi fondamentali che portano alla formazione di urina
I processi fondamentali che portano alla formazione di urina
Essi sono tre: filtrazione glomerulare, riassorbimento e secrezione tubulare. Nell’adulto attraversano i due reni 1500 litri di sangue nelle 24 ore. I vasi sanguigni renali sono controllati anche dal sistema nervoso, infatti le fibre simpatiche adrenergiche vasocostrittrici possono costringere i vasi e deviare verso altri organi il sangue. L’ultrafiltrazione glomerulare richiede: un’ampia superficie filtrante, una sottile membrana filtrante (i podociti del foglietto viscerale della capsula di Bowman lasciano delle fessure che costituiscono il vero filtro), una conveniente pressione idrostatica e un abbondante flusso di sangue. Il riassorbimento dei soluti (sodio, cloro, bicarbonato) può essere passivo oppure attivo, se attuato con una spesa energetica (consumo di ATP). Il riassorbimento tubulare massimo rappresenta la massima quantità di una sostanza che può essere riassorbita (o secreta) dalle cellule tubulari in un minuto (es. diabete, che è responsabile della comparsa di glucosio nelle urine). Lungo il tubulo prossimale è riassorbito il 75% dei soluti filtrati e il 75% dell’acqua filtrata, che viene riassorbita passivamente. L’acqua può essere riassorbita anche nel tubulo distale e nel dotto collettore, ma non più in modo obbligatorio bensì facoltativo in quanto il suo assorbimento è dipendente dall’azione di ormoni: l’ormone antidiuretico vasopressina (neuroipofisi) e l’aldosterone (corticale del surrene). La clearance renale di una sostanza è la quantità di plasma completamente depurato dal rene relativamente alla sostanza stessa. Più è elevato il valore di clearance, maggiore è il volume di plasma depurato di quella particolare sostanza. L’equazione per calcolare la clearance renale è: Cx= (Ux x V) / Px
Dove Cx è il volume di plasma depurato in un minuto della sostanza x; Ux è la concentrazione della sostanza x nell’urina; V il volume urinario per minuto; Px la concentrazione della sostanza nel plasma. Quindi la clearance renale di una sostanza corrisponde al rapporto tra la quantità di sostanza escreta con l’urina (Ux x V) e la sua concentrazione plasmatica (Px).
INULINA (polimero del fruttosio)= non viene né riassorbita né secreta.
carico escreto = carico filtrato
La sua clearance (volume di plasma depurato di inulina in un minuto) è utilizzata per la misura della velocità di filtrazione glomerulare (VFG), cioè la velocità (quantità/tempo) con la quale il plasma filtra nel glomerulo. La VFG = 125 ml/min
PAI (acido para-aminoippurico)= viene quasi completamente secreto lungo i tubuli
carico escreto > carico filtrato
Si ha una depurazione di tutto il plasma entrato nel rene in un minuto e si può così ottenere il valore del flusso plasmatico renale, FPR = 630 ml/min
GLUCOSIO= viene totalmente riassorbito lungo il tubulo
Carico escreto < carico filtrato
La sua clearance, poiché il glucosio non compare nelle urine e quindi la sua concentrazione urinaria (Ug) è uguale a zero, è = 0 ml/min
Conclusioni
Se una sostanza ha un valore di clearance:
- minore di 125 ml/min --> è in parte riassorbita lungo i tubuli
- maggiore di 125 ml/min --> è anche secreta dai tubuli
I valori estremi di una clearance saranno:
- 0 ml/min se la sostanza filtra ma viene totalmente riassorbita o non riesce a filtrare (es. proteine plasmatiche)
- 630 ml/min se la sostanza filtra e viene anche totalmente secreta lungo i tubuli
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Dettagli appunto:
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Autore:
Lucrezia Modesto
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- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Esame: Fisiologia della nutrizione II
- Docente: Ciangherotti
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