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Soggettività e spirito sereno nella seconda fase di Dacia Maraini


Parentesi. Considerazioni
Il femminismo è un tema  irritante, sconvolgente , ostico,SGRADEVOLE, perché ti costrige a mettere in discussione abitudini consolidate da secoli che riguardano il privato prima che il pubblico ( per es. come guardi al tuo figlio maschio e alla tua figlia femmina, sei sicura che gli stereotipi non influenzino il tuo modo di vedere le cose, quanto fai per amore e quanto invece per soggezione…….)
 Processo più lungo di qualsiasi altro tipo di emancipazione

La svolta nella produzione letteraria di Dacia Maraini
Marianna Ucria e Bagheria rappresentano un punto di svolta.
Da una narrazione secca, aspra, segnata da un femminismo un po’ ideologico, ad un’ affabulazione aperta, generosa, più umana, più pietosa, capace di piegarsi sugli altri, ma anche su se stessa. Grazie a Bagheria M. ha imparato a dare corpo alle proprie ossessioni; prima era impersonale, ora la narrazione affronta con coraggio anche la soggettività.
Lo spirito di questa seconda fase è più pietoso, più sereno, più materno, direi più universale
Fa sempre i conti con se stessa, con sé bambina (Voci, pag 114)
Bisogna dare una forma alle proprie ossessioni, che hanno sempre una radice profonda
Però la visione drammatica, tragica, della vita non viene meno , ma si accentua. C’è solo una leggera, ma importante, vena di consolazione empatica

Tratto da LE OPERE DI DACIA MARAINI di Loredana Rossi
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  • Autore: Loredana Rossi

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