Il controllo di costituzionalità negli Usa : Il caso Marbury v. Madison
Negli Stati Uniti abbiamo una costituzione che rappresenta, come nei Paesi romanisti, la carta fondamentale dello Stato. Ecco allora la necessità di un controllo di costituzionalità di tutte le regole di rango inferiore. Tale controllo è frutto di una regolazione che parte dalla giurisprudenza, è affidato alla Corte Suprema Federale ed alle Corti Supreme dei singoli Stati, a partire dal famoso case Marbury v. Madison del 1803. La questione è, dal punto di vista giuridico, minima: pochi mesi prima di terminare il proprio mandato, il Presidente Adams nomina Marbury giudice di pace in un distretto federale. Il Presidente ottempera a tutto l'iter burocratico, addirittura il decreto di nomina di Marbury viene approvato dal senato, ma non viene inviato al giudice, che pertanto senza quel decreto non ha l'investitura ufficiale e non può iniziare a svolgere la propria attività. Assume l'incarico il nuovo Presidente, il suo segretario di Stato si rifiuta di inviare il decreto a Marbury perché considerava la sua una nomina di tipo politico, quindi Marbury faceva parte dei cosiddetti “giudici di mezzanotte”: quei giudici nominati come ultimo atto di un'amministrazione, come ricompensa peri servizi resi durante il mandato del vecchio presidente.
Marbury di fronte all'inerzia della nuova amministrazione agisce in giudizio e chiede alla Corte Suprema, come prevedeva la legge ordinaria, un ordine all'amministrazione competente di effettuare l'invio del decreto, in modo da poter assumere le proprie funzioni. Ne nasce una controversia che, in ultima analisi, fa emergere in modo evidente un contrasto della legge che prevedeva la possibilità della Corte Suprema di emettere quel tipo di ordine e la previsione costituzionale che qualificava la Corte Suprema come un giudice di ultima istanza, non come un giudice avente il potere di dare ordini alla pubblica amministrazione.
La Corte suprema decide pertanto che la disposizione di legge che prevedeva la possibilità di inviare l'ordine era in contrasto con la costituzione, quindi andava disapplicata. Da quella sentenza, la Corte suprema degli Stati Uniti ha il controllo di costituzionalità su tutte le norme giuridiche, qualunque sia la provenienza (legge ordinaria, norme di provenienza giurisprudenziale). La norma di rango inferiore contraria alla costituzione viene disapplicata.
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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