Le caratteristiche della legge in Inghilterra

Accanto alla giurisprudenza, che si configura quindi come fonte primaria, troviamo la legge. Tradizionalmente, la legge viene considerata una fonte del diritto di tipo secondario, di minore importanza rispetto alla giurisprudenza. La legge viene concepita come uno strumento per aggiungere qualcosa, migliorare o correggere la common law.
Da questo ruolo attribuito alla legge discendono anche le caratteristiche dell'approccio tradizionale dei giuristi inglesi nei confronti della legge: il giurista inglese tende ad interpretare la legge letteralmente. A differenza del giurista continentale che si avvicina alla legge con la mentalità dell'interpretazione “teleologica” (cioè interpretazione al di là di quello che è il senso letterale delle disposizioni, valutando il fine perseguito dal legislatore), in Inghilterra siccome la legge interviene a mettere rimedio ad un problema della common law, il giurista inglese ritiene che la legge debba essere mantenuta nei confini più stretti individuabili. L'interpretazione è quindi letterale, anceh se si mettono da parte le interpretazioni che portano a dei risultati assurdi. Il giurista inglese tende ad interpretare la legge tenendo conto del contesto, quindi cercando per esempio di dare quel significato che tenga conto del difetto della common law da eliminare.
L'appartenenza dell'Inghilterra all'Unione Europea ha rivalutato il formante legislativo in Inghilterra, d'altro canto ha cambiato il tradizionale approccio interpretativo alla legge: i giuristi tendono ora ad adeguarsi, per le norme comunitarie, all'interpretazione data dalla Corte di Giustizia, che segue metodi di interpretazione più vicini a quelli continentali. Il risultato è che, rispetto all'atteggiamento tradizionale, oggi l'atteggiamento del giurista inglese nei confronti della legge è meno rigoroso, c'è più spazio per un'interpretazione che non si limiti alla lettera delle disposizioni, ma che tenga anche conto dello scopo perseguito dal legislatore.
Ciò non toglie comunque che la tradizione influisca, perché per esempio in Inghilterra (mentre in Italia il giudice applica la legge anche quando questa è molto vecchia) si tende a privilegiare non tanto l'applicazione della legge, quanto la giurisprudenza che sulla legge si è formata, per via della particolare gerarchia delle fonti del diritto.