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Cos’è naturale?

L’uomo è Natura

Immaginiamo che una rondine abbia le stesse facoltà intellettive di un essere umano: essa costruirebbe un aereo per evitare la fatica di sbattere le ali.
Questa giocosa provocazione ci catapulta subito al nodo del problema: cos’è naturale? Tutto ciò che è opera animale viene ritenuta naturale: lo sarebbe anche l’aereo costruito dalla rondine?
Siamo solitamente portati a ritenere artificiale la maggior parte delle opere umane. La protagonista della provocazione, la rondine, costruisce nidi che noi riteniamo naturali. Al contrario le capanne dei pigmei le riteniamo artificiali e i grattacieli, di conseguenza, ci appaiono "artificiosissimi".
Eppure, in tutti questi casi, si tratta di rielaborare vari elementi al fine di costruire qualcosa che funga da alloggio: la rondine, ad esempio, costruisce agglutinando terra argillosa con saliva e mescolandovi fuscelli, fili e peli, i mongulu dei pigmei vengono costruiti utilizzando rami e foglie. Il cemento dei grattacieli è sicuramente più complesso, ma si tratta comunque di rielaborare elementi che esistono in natura, dato che ex nihilo nihil fit. Ed è questa rielaborazione che dovrebbe conferire un grado di artificialità. Ma non è forse la Natura stessa a compiere trasformazioni chimiche in ogni istante del tempo? Il punto a cui voglio subito arrivare è che l’uomo è Natura. Sembra banale ma noi non siamo solamente inseriti nella Natura, siamo Natura. Secondo il pensiero di Spinoza, siamo modi della Natura.  
Ammetto che è difficile immaginare un grattacielo come un qualcosa di Naturale, ma bisogna cogliere questa provocazione per riflettere sul rapporto tra natura e cultura. 

Tratto da LOGICA DEL PROFITTO, NATURA E CULTURA di Mariano Mercuri
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