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Teoria freudiana delle motivazioni


Freud sosteneva che in ogni individuo operassero due pulsioni: la “pulsione di vita” --> Eros e la “pulsione di morte” --> Thanatos che si manifesta in tendenze auto ed etero distruttive.
Freud ha considerato la psiche dalla prospettiva delle varie forse e dai conflitti che si creano tra “pulsioni” e “difese”.
L’inconscio in questo caso coincide con il “rimosso”, che quindi diventa un meccanismo di difesa per contenere disagio tra ciò che è voluto e desiderato e ciò che è lecito agire.
Utile contributo di Freud è stato proprio l’individuazione dei meccanismi di difesa utili a contenere richieste irrazionali del mondo dell’inconscio, soprattutto nell’agire quotidiano.

I meccanismi di difesa di Freud sono:
1. identificazione --> individuo s’identifica in un’altra persona (es. testimonial) considerata migliore e meno vulnerabile alle dinamiche dell’inconscio
2. rimozione --> scopo di impedire che contenuti mentali pericolosi affiorino alla coscienza
3. subliminazione --> l’individuo sostituisce un obiettivo non raggiungibile o inaccettabile con un altro socialmente accettabile
4. proiezione --> processo inconscio che permette di eludere il senso di colpa e di giustificare nostra condotta
5. formazione reattiva --> sostituzione sentimento inaccettabile con suo opposto amore-odio; inferiorità-superiorità
6. fissazione --> individuo blocca suo sviluppo psichico per timore di affrontare angoscia legata a stadi successivi (sindrome Peter Pan)
7. regressione --> ritorno a stadio evolutivo precedente, dove sogg si sentiva sicuro
8. negazione --> repressione realtà e negazione evidenze per ristabilire equilibrio psichico
9. fantasmatizzazione --> individuo non accetta realtà e produce fantasmi per sostituirla con una più accettabile
10. introiezione --> è un meccanismo di inconscio mediante il quale atteggiamenti o aspetti appartenenti ad altre persone vengono accolti nel proprio io.

Il modello più conosciuto per la descrizione delle spinte motivazionali è quello definibile “strutturale” elaborato da Freud nel 1920, secondo il quale nello studio dei comportamenti e delle motivazioni è possibile distinguere una precisa struttura dell’apparato psichico, composta da tre istanze:
1. L’Es completamente inconscio è il “serbatoio” di tutte le pulsioni (sessuali, aggressive…); l’Es agisce irrazionalmente per la soddisfazione dei bisogni, senza considerare le conseguenze
2. L’Io; in buona parte inconscio media tra Es e imperativi del Super Io e le esigenze della realtà esterna e interna.
Funziona secondo il principio di realtà.
3. il Super Io, in buona parte inconscio, ha il ruolo di giudice nei confronti dell’io e rappresenta la coscienza morale, i valori e gli atteggiamenti autocritici.
In materia di consumi si è molto studiata la teoria freudiana, soprattutto per cercare di comprendere le dinamiche inconsce nei comportamenti.

Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
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