Attivazione dei fattori di trascrizione che regolano l'espressione genica nei linfociti T

Gli enzimi generati a seguito della trasmissione del segnale da parte del TCR attivano fattori trascrizionali che si legano alle regioni regolatrici di numerosi geni determinandone un aumento della trascrizione. Le diverse vie di trasduzione del segnale attivano diversi fattori di trascrizione come: il fattore nucleare dei linfociti T attivati (Nuclear Factor of Activated T cells, NFAT), AP-1 e NF-κB. NFAT è un fattore di trascrizione, esistente in quattro tipi, necessario per l'espressione dei geni di IL-2, IL-4 e TNF. NFAT è presente nel citoplasma dei linfociti T quiescenti in una forma inattiva fosforilata in serina e viene attivato dalla calcineurina, che defosforilando NFAT, rende disponibile un segnale di localizzazione nucleare che ne consente la traslocazione al nucleo e quindi la trascrizione dei geni specifici. AP-1, invece, è un fattore di trascrizione che si trova in molti tipi cellulari, ma viene attivato specificamente nei linfociti T. La sua attivazione necessita di neosintesi della proteina Fos e della fosforilazione della proteina Jun già presente nel citoplasma. La trascrizione e la sintesi di Fos, come detto, sono stimolate dalla via di ERK. NF-κB è un fattore di trascrizione essenziale per la sintesi di citochine che viene attivato in risposta ai segnali trasmessi dal TCR. Nei linfociti T quiescenti, NF-κB è presente nel citoplasma associato a proteine chiamate inibitori di κB (IκB), che ne bloccano l'ingresso nel nucleo. I segnali trasmessi dal TCR inducono la fosforilazione in serina di IκB e successivamente la sua ubiquitazione e degradazione a livello del proteosoma. Infine, bisogna dire che l'attivazione dei linfociti T può essere spenta da alcune fosfatasi, recettori inibitori e ubiquitine ligasi E3.