Trasduzione del segnale da parte del complesso recettoriale per l'antigene dei linfociti B
Il BCR dei linfociti B naïve è costituito dalle IgM e dalle IgD di membrana, caratterizzate da brevi code citoplasmatiche troppo corte per trasdurre i segnali generati dal legame all'antigene. In effetti, tali segnali sono tradotti da due molecole, denominate Igα e Igβ, legate tra loro da ponti disolfuro. Quindi possiamo dire che queste due molecole svolgono nei linfociti B le stesse funzioni svolte nei linfociti T da CD3 e ζ. Come quest'ultime molecole, anche Igα e Igβ contengono nei loro domini citoplasmatici le sequenze ITAM necessarie per la trasduzione del segnale. In particolare, il legame per l'antigene induce l'aggregazione delle Ig di membrana che attivando delle chinasi della famiglia Src fosforilano i residui di tirosina delle sequenza ITAM presenti in Igα e Igβ. Questa fosforilazione origina un sito d'interazione per i domini SH2 della tirosina-chinasi Syk, che rappresenta per i linfociti B l'equivalente di ZAP-70 per i linfociti T. Sky viene così essa stessa fosforilata facendo progredire il processo di trasduzione del segnale. Successivamente Sky e altre tirosine-chinasi attivano numerosi secondi messaggeri a valle, la cui attività viene regolata da numerose proteine adattatrici. Infatti Sky causa la fosforilazione di specifici residui di tirosina della proteina adattatrice SLP-65, che attivata recluta proteine scambiatrici di GTP/GDP come il fattore Sos. Da qui, la conseguente attivazione di Ras procede in modo identico a quello dei linfociti T, con la sua conversione alla forma inattiva legata al GDP alla forma attiva legata al GTP. Inoltre, bisogna ricordare, che a SLP-56 va anche a legarsi PLC-γ2, che fosforilata da Syk crea IP3 (inositolo trifosfato) e DAG (diacilglicerolo). IP3 determina un rapido aumento della concentrazione di calcio intracitoplasmatico, in modo tale che DAG possa attivare alcune isoforme della proteina-chinasi C, detta PKC-β, che contribuisce all'attivazione di NF-κB un fattore trascrizionale necessario all'espressione dei geni i cui prodotti sono indispensabili nell'attivazione dei linfociti B.
Continua a leggere:
- Successivo: Segnali accessori per i linfociti B forniti del recettore del complemento CR2/CD21
- Precedente: Riconoscimento dell'antigene e attivazione dei linfociti B
Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Azarnia Tehran
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Scienze Biologiche
- Esame: Immunologia
- Docente: Enza Piccoella
- Titolo del libro: Immunologia cellulare e molecolare
- Autore del libro: Abbas A.K., Lichtman A.H., Pillai S.
- Editore: Elsevier SRL
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Sviluppo di sensori capacitivi per l'analisi di sieri biologici su strumenti automatici
- Circuito di reward – Psicologia Positiva: Interazione tra biologia e pensiero
- Risposte immunitarie nei vertebrati ectotermi: attività cellulari e molecolari di leucociti del Teleosteo Dicentrarchus labrax
- Evoluzione dell'interferone nei vertebrati: caratterizzazione molecolare dell'interferone di orata (sparus aurata)
- Il Breakthrough Cancer Pain (BTCP):una nuova visione neurobiologica del dolore nel paziente oncologico
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.