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I nomi delle marche


Il nome rimane il primo segno di riconoscimento di una marca. Non è mai neutro e oggi la sua scelta è sempre meno dovuta al caso.
Molte marche hanno nome  e cognome dei creatori, ma spesso si cerca di liberarsene per sopravvivere più facilmente alla scomparsa della persona in questione.
Si fa eccezione per le marche di lusso dove Salvatore Ferravamo, Yves Saint Laurent identificano il creatore portando componente di eccellenza e creatività.
Attenzione se si decide di cambiarlo, perché i clienti abituati ad un determinato nome, possono reagire negativamente al cambiamento.
Come avviene per christian Dior che negli anni, sta cercando di eliminare progressivamente il nome per lasciare solo il cognome, rischiando di impoverire la componente affettiva della marca e privarla delle sue radici. Per fortuna questo non è successo.
L’obiettivo è comunque creare nomi facili da memorizzare, pieni di significato forte e immediato.
C'è chi cerca nome evocativo e chi sceglie neologismi con neutralità geografica e volontà di astrazione.
Un nome ben scelto, si distingue per due aspetti, deve avere:
- una componente emotiva o razionale importante
- facile da memorizzare

Tratto da PROLOGO. LE MARCHE COME FATTORI DI PROGRESSO di Priscilla Cavalieri
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