Dal formalismo allo strutturalismo
Per Propp la funzioni sono in numero limitato e sempre identiche (costanti) e gli attributi (età, sesso, condizione, aspetto) dei personaggi sono le variabili della favola (variabili). Gli attributi sono il contenuto, in opposizione alla forma delle funzioni. Propp tra una forma trasparente e un contenuto opaco si concentra solo sulla forma (formalismo) questo è un limite secondo lo strutturalismo (Levi-Strauss), per lo strutturalismo non c’è opposizione tra forma e contenuto, ma contenuto all’interno della forma, la forma non è opposta al contenuto, ma è contenuto messo in struttura, è forma del contenuto (Hjelmslev). Nello strutturalismo le qualificazioni dei personaggi contano molto (es. un’azione svolta dal Re o da una Pastorella) cambiando di significato a seconda del personaggio. Qui (secondo Strauss) agisce il mito, un dispositivo di trasformazione che media le contrapposizioni (alto/basso; maschio/femmina; re/pastorella; cultura/natura; crudo/cotto; vita/morte) portando alla trasformazione di contenuti. Secondo Levi-Strauss il mito fornisce un modello logico per risolvere una contraddizione.
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Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Esame: Semiotica
- Docente: Patrizia Magli
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