Skip to content

La narrazione come trasformazione di stati


- Enunciati elementari
La narrazione è una successione di enunciati che mettono in scena le relazioni tra attanti, ci possono essere:
* enunciati binari: riguardano la relazione tra due attanti
* enunciati ternari: riguardano la relazione tra tre attanti

Gli enunciati si differenziano anche in base alla relazione che li caratterizza:
* relazione di congiunzione S ∩ O
* relazione di disgiunzione S U O
* relazione di trasformazione S ->
* relazione di trasferimento D1->O->D2

Gli enunciati a due attanti si dividono in:
-  enunciati di stato o giuntivi: enunciati statici, retti da predicati qualificativi (essere/avere). Sono giuntivi perché il soggetto può essere congiunto/disgiunto dall’oggetto di valore
- enunciati di trasformazione: producono un cambiamento di situazione (per cui sono detti dinamici, retti da predicati dinamici del fare (->) (prendere/picchiare/dare)
Gli enunciati a struttura ternaria sono retti da traslazione e trasferimento, l’attante passa da attante-Destinante ad attante-Destinatario (D1->O->D2)
La narrazione è una trasformazione di stati, da congiunzione a disgiunzione e viceversa. Ci sono anche due posizioni intermedie (posizioni dei sub-contrari) di non congiunzione e di non disgiunzione (segnano passaggi di trasformazione come momenti di passaggio e metamorfosi) qui il rapporto tra soggetto e oggetto subisce una conversione creando uno stato di attesa.
Per gli enunciati di trasformazione del fare le regole sono medesime, la trasformazione giuntiva può essere eseguita da:
- da uno stesso soggetto (il soggetto del fare e il soggetto di stato sono in sincretismo perché lo stesso soggetto ha il ruolo attanziale del fare e dell’essere)
- da due soggetti diversi, uno del fare che trasforma la relazione di congiunzione/disgiunzione da un oggetto di un altro soggetto (che è il soggetto di stato)
Ci sono posizioni intermedie di sub-contrari della categoria del fare (per esempio il mantenimento dello status quo) e sono rivolte ad impedire che qualcosa accada (fare non trasformativo).
La narrazione si presenta come una tensione che parte dallo stato iniziale di mancanza e giunge alla soluzione finale attraverso trasformazioni, da un max di aspettativa iniziale fino alla distensione finale attraverso il viaggio di ricerca alla fine del quale il l’eroe si congiunge con l’oggetto di valore. Questa successione è caratterizzata dall’intenzionalità che, secondo Greimas, incorpora i significati di motivazione e finalità.

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.