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Fabula e intreccio


La semiotica generativa individua differenza tra fabula e intreccio nell’ordine delle funzioni della fiaba.

Fabula: ricostruzione logico-causale degli eventi, ricostruzione cronologica delle azioni

Intreccio: insieme degli eventi in base a come si sono presentati nel testo senza rispettarne la successione cronologica, introduce digressioni, flashback, spostamenti temporali, eliminazione di sequenze attraverso l’ellissi, operare salti temporali in avanti con la prolessi e salti all’indietro con l’analessi. 

Quasi tutta la produzione narrativa (a parte le fiabe e i mass media) usano la fabula, il resto usa l’intreccio (considerato differenziale artistico) perché dipendente da una logica non causale, ma estetica (Genette). Genette individua due livelli discorsivi autonomi: récit (il narrato, il significato) opposto al discours (modo di narrare, significante).
Secondo Greimas la fabula essendo ricostruzione logico-causale (armatura immanente dell’intero racconto) fa parte della sintassi narrativa e quindi nelle strutture più astratte e profonde del PG. L’intreccio invece è risultato della strategia peculiare di un determinato testo e quindi appartiene al livello della manifestazione discorsiva.

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
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