Origine dei virus e proprietà condivise
L'origine dei virus è tutt'oggi ancora poco chiara e si fa riferimento a tre ipotesi:
1.Evoluzione regressiva: i virus sono forme di vita degenerate che hanno perso molte delle loro funzioni ed hanno mantenuto soltanto l'informazione genetica necessaria per una forma di vita parassita.
2.Origini cellulare: i virus sono un insieme di componenti macromolecolari , che hanno abbandonato il loro stato sub-cellulare all'interno della cellula.
3.Entità indipendenti: i virus si sono evoluti parallelamente agli organismi cellulari da molecole autoreplicanti che si pensi siano esistite nel primitivo “mondo a RNA” prebiotico.
Comunque in generale, tutti i virus per definizione sono dei parassiti intracellulari obbligati perché mancano di tutte le informazioni genetiche che codificano l'apparato necessario per la produzione di energia metabolica e per la sintesi proteica. Il loro genoma consiste di DNA o RNA, ma non di entrambi. Le particelle virali (virioni) sono prodotte come risultato dell'assemblaggio di componenti preformati; altri agenti “crescono” grazie all'aumento controllato dei loro componenti e si moltiplicano mediante il processo di divisione, i virioni, invece, non crescono e non vanno incontro a divisione. Inoltre essi sono formati da acido nucleico rivestito di solito da un involucro proteico (capside) ed in alcuni casi da una membrana contenente lipidi e glicoproteine (envelope). Altri agenti infettanti studiati dai viriologi sono i viroidi, virusoidi e prioni. I viroidi sono piccoli RNA circolari (200-400 nt), sprovvisti di capside ed envelope. Questi sono associati ad alcune malattie delle piante, sono infettivi dunque e parassiti intracellulari obbligati. I virusoidi, o virus satelliti, sono simili ai viroidi ma di maggiori dimensioni, sono molecole satellite che per moltiplicarsi dipendono dalla presenza di un virus in replicazione (da qui il termine satellite). Essi sono presenti nelle piante e negli animali e sono associati a malattie come l'epatite delta. I prioni, invece, consistono di un singolo tipo di proteina e sono privi di acido nucleico. La proteina del prione e il gene che la codifica è presente anche nelle cellule normali non infettate. Essi sono associati a malattie infettive come particolari encefalopatie.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Azarnia Tehran
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
- Corso: Scienze Biologiche
- Esame: Virologia
- Titolo del libro: Elementi di virologia molecolare
- Autore del libro: Alan J. Cann
- Editore: Ambrosiana
- Anno pubblicazione: 2006
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