I virus che infettano gli Archea

Come tutti gli organismi anche gli Archea possono risultare infettati dai virus. Tutt'oggi sono stati scoperti circa 40 virus o virus-like-particle (VLP) a fronte dei circa 4000 (75 famiglie) conosciuti per la loro specificità verso batteri ed eucarioti. Questa grande differenza, è possibile capirla dalle difficoltà che si incontrano nello studio dei virus specifici per gli Archea come ad esempio la necessità di crescere il ceppo ospite su terreni solidi a temperature maggiori di 75 °C oppure la difficolta di crescere ceppi di Solfolobus, il genere con il maggior numero di isolati virali, in quanto producono sulfolobicine capaci di inibire la crescita di altri Archaea e di mimare placche di lisi. Comunque, molti dei virus degli Archaea hanno costituito famiglie completamente nuove che contengono tutti (finora) virus a DNA a doppia elica con genomi 12 a 230 Kb. Molti dei virus isolati da Euryarchaeota hanno somiglianze morfologiche con quelli trovati nei Bacteria (indicazione di antenati comuni?), al contrario di quelli isolati da Crenarchaeota che sono invece delle vere e proprie novità morfologiche e genetiche. Tra quest'ultime troviamo:
SSV1, che è il capostipite di una nuova famiglia che contiene virus con una morfologia affusolata da cui da un'estremità partono delle corte fibre, un DNA a doppia elica di 15-17 Kb con circa 35 ORFs;
SIRV, un'altra nuova famiglia di virus senza involucro e con un dsDNA  di 33-36 kb, ricoperto da una DNA-binding protein;
SIFV, virus filamentosi con all'estremità strutture a ciuffo e un dsDNA di 43 Kb di cui il 90% è codificante;
Isolati recentemente da Sulfolobus sono stati isolati altri tre nuovi tipi di virus: una piccola VLP sferica da 32nm, un virus icosaedrico da 72 nm e una  grande VLP 100x400 nm.