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Trattamento e classificazione delle rimanenze di magazzino

Nel rispetto del postulato della competenza, “in chiusura dell’esercizio occorre rilevare i beni in rimanenza da rinviare indistintamente al nuovo esercizio per poter correlare ai ricavi di vendita il costo di acquisto delle sole merci vendute”.
RIMANENZE INIZIALI :  beni a disposizione del processo produttivo aziendale dell’esercizio. Pertanto, si rilevano come componente negativo di reddito.
RIMANENZE FINALI : beni non utilizzati nel processo produttivo dell’esercizio, da rinviare a futuro esercizio. Pertanto, si rilevano come componente positivo di reddito.

CLASSIFICAZIONI
Occorre distinguere:
PRODOTTI FINITI : beni non destinati ad ulteriore lavorazione, nella cui produzione e/o commercializzazione è incentrato l’oggetto tipico dell’attività dell’impresa.
PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE : beni già assoggettati a processi di trasformazione ma non ancora ultimati alla data di chiusura dell’esercizio, relativamente ai quali è necessario procedere ad ulteriori lavorazioni per poterli
commercializzare. Essendo in fase di avanzamento, non sono identificabili fisicamente in modo univoco.
SEMILAVORATI :  beni acquisiti dall’impresa, o fabbricati dall’impresa per essere
successivamente impiegati nel completamento di altri prodotti o in ulteriori fasi di lavorazione. Presentano identità fisica definita.
Inoltre occorre fare una distinzione tra:
MATERIE PRIME : fattori produttivi acquisitati e non ancora immessi nel processo di trasformazione
MATERIE SUSSIDIARIE E DI CONSUMO : beni che concorrono al processo produttivo in modo indiretto, con funzione strumentale o complementare
MERCI : beni di sola commercializzazione, ovvero acquistati e destinati alla vendita senza subire nessuna lavorazione
N.B. Secondo il PC n. 16, le rimanenze includono anche i PEZZI DI RICAMBIO di impianti, macchinari e attrezzature di rilevante costo unitario e di uso molto ricorrente.
Infine bisogna distinguere tre:
BENI UNICI O INFUNGIBILI : beni non sostituibili con altri della stessa specie (es. oggetti d’arte)
BENI FUNGIBILI : beni sostituibili con altri della stessa specie

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