Definizione di usocapione

Mezzo in virtù del quale, per effetto del possesso protratto per un certo tempo, si produce l’acquisto della proprietà e dei diritto reali di godimento.
La ratio dell’usucapione è volta a favorire chi si occupa di un bene e lo rende produttivo, non solo nel suo interesse ma in quello generale, rispetto al proprietario che trascura la cosa sua.
Requisiti dell'usucapione, sono:
1)Possesso del bene: che non deve essere viziato,  cioè acquistato in modo violento; il computo del tempo inizia a giovare per l’usucapione dal momento in cui il vizio è cessato.
Il possesso deve essere:
a)pacifico: acquistato senza violenza o acquistato violentemente ma la violenza è cessata;
b)pubblico: acquistato non in modo clandestino, o  acquistato clandestinamente ma la clandestinità è cessata;
c)continuo: non è stato mai abbandonato dal possessore;
d)non interrotto: non è venuto meno in seguito all’intervento di terzi.
2)Decorso del tempo: rispetto al quale si distingue usucapione:
a)ordinaria: si ha per effetto di possesso di mala fede e si compie con il decorso del tempo di 20 anni per l’acquisto della proprietà e degli altri diritto reali di godimento sui beni immobili e sulle universalità e con il decorso di 10 anni per i beni mobili registrati e 15 anni per i fondi rustici;
b)abbreviata: si ha per effetto di possesso di buona fede:
-purché l’acquisto del possesso sia avvenuto in forza di un titolo che sia astrattamente idoneo al trasferimento del diritto e che sia stato trascritto nei pubblici registri(se si tratta di immobili);
-acquistato senza titolo idoneo (se si tratta di mobili).
Nell’usucapione abbreviata ha particolare rilievo la durata, cioè il tempo necessario per acquistare la proprietà del bene.
A tal proposito bisogna distinguere tra: a)beni immobili: 10 anni, decorrenti dalla data di trascrizione, b)universalità di mobili: 10 anni, c)beni mobili registrati: 3 anni, decorrenti dalla data della trascrizione, d)fondi rustici: 5 anni.