L'applicazione giurisprudenziale dell'art.36 della Costituzione
L'applicazione giurisprudenziale dell'art.36 della Costituzione è stata fondamentale all'interno del nostro ordinamento per la fissazione dei salari minimi. La giurisprudenza ha riconosciuto come corrispondenti ai requisiti dettati dalla Costituzione, la retribuzione equivalente a quella dei contratti collettivi, attribuendo un'importanza vitale all'autonomia collettiva. I sindacati, infatti, non rispettando pienamente l'art.39 della Costituzione, in quanto non registrati, non avrebbero il potere di stipulare contratti collettivi validi per tutte le categorie professionali, ivi inclusi i non iscritti. La giurisprudenza, invece, ha previsto che le retribuzioni minime stabilite da accordi dell'autonomia privata si applichino anche a lavoratori di quel settore non iscritti ai sindacati stipulanti l'accordo. Nel nostro Paese, inoltre, manca una disciplina legislativa che fissi dei minimi salariali, ma per nostra fortuna è intervenuta la giurisprudenza per la corretta applicazione dell'art.36, che seppur costituzionale e non di disciplina legislativa in materia, possiede comunque una funziona precettiva e perciò direttamente vincolante, non essendo un mero principio generale.
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessandra Infante
- Università: Università degli Studi di Bari
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro
- Titolo del libro: Diritto del lavoro
- Autore del libro: Edoardo Ghera
- Editore: Cacucci
- Anno pubblicazione: 2002
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