Inserimento al lavoro dei disabili
Rientrano nella disciplina della L.68/1999 le "persone disabili", una volta accertata la propria situazione di disabilità, secondo criteri stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale deve stabilire anche come effettuare il controllo di permanenza di tale stato invalidante.
In queste quote, definite come quote di riserva, non rientrano i lavoratori già dipendenti divenuti inabili con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 60% qualora tale inabilità sia dovuta a malattia o infortunio o, comunque, quando l'inabilità sia dovuta all'inottemperanza delle regole di sicurezza sul lavoro da parte dell'imprenditore. Non sono, inoltre, computabili nelle quote di riserva i lavoratori a tempo determinato assunti per un periodo inferiore a 9 mesi, i disabili già occupati dal datore di lavoro ed i dirigenti, nonché gli apprendisti e coloro assunti con contratto d'inserimento o di formazione e lavoro nel caso di PA.
Tra l'altro sono esclusi dall'assumere disabili le agenzie di somministrazione ed alcuni soggetti (partiti politici e sindacati) per cui l'obbligo non è eliminato, ma temperato. E' sospeso, ovviamente, tale obbligo per le imprese per cui è in corso la CIG o una procedura di mobilità. Sulla base di un'apposita richiesta, i datori di lavoro possono ripartire i lavoratori disabili tra più unità produttive, oppure chiedere l'esonero parziale in quanto impossibilitati ad assumere, pagando un piccolo contributo per ogni disabile non occupato.
Presso i Centri per l'impiego si trovano appositi elenchi di disoccupati disabili da poter impiegare ed il Ministero del lavoro pretende, entro determinati periodi, che i datori di lavoro presentino dei prospetti dai quali si evinca quanti lavoratori disabili sono occupati, nonché i posti di lavoro disponibili per gli stessi. Se la quota d'obbligo di un'impresa risulti scoperta, entro 60 giorni il datore di lavoro deve presentare, al Centro per l'impiego di riferimento, una richiesta di avviamento del disabile, tramite richiesta nominativa e numerica per i privati, solo numerica per la PA.
Le imprese, anche qualora non siano vincolate ed obbligate, possono stipulare delle convenzioni per l'inserimento dei lavoratori disabili, in cambio di agevolazioni di vario genere.
Oltre che con l'assunzione del disabile, il datore di lavoro può coprire la propria quota d'obbligo tramite una commessa di lavoro a favore di una cooperativa sociale.
Continua a leggere:
- Successivo: Legge n.247/1997: inserimento al lavoro dei disabili
- Precedente: Dal collocamento obbligatorio al collocamento mirato dei disabili
Dettagli appunto:
- Autore: Alessandra Infante
- Università: Università degli Studi di Bari
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro
- Titolo del libro: Diritto del lavoro
- Autore del libro: Edoardo Ghera
- Editore: Cacucci
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
- Diritto del rapporto individuale di lavoro privato
- Diritto Sindacale
- Segmentazione del mercato del lavoro
- Appunti di diritto del lavoro
- Diritto del lavoro
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.