Avvelenamento da barbiturici nella medicina legale
L’intossicazione da barbiturici è stata una delle forme più comuni di suicidio.
L’acido barbiturico è difficilmente solubile in acqua, mentre più facile è lo scioglimento dei suoi sali; dopo l’ingestione essi sono assorbiti a livello gastrico in modo relativamente rapido e efficace.
La metabolizzazione avviene soprattutto nel fegato, dopodichè sono eliminati principalmente nell’urina.
L’intossicazione acuta avviene con l’ingestione di un quantitativo 5-10 volte il dosaggio terapeutico; la diagnosi di avvelenamento si basa su dati anamnestici, sulla sintomatologia clinica e su analisi tossicologiche.
L’intossicazione cronica da barbiturici può essere facilmente confusa con forme neuropsichiatriche o di alcolismo cronico; con l’inizio dell’assunzione il tempo di sonno si allunga, dopodichè a causa della tolleranza torna alla lunghezza precedente; l’astinenza causa convulsioni e allucinazioni (la sintomatologia ricorda l’intossicazione alcolica).
Continua a leggere:
- Successivo: Avvelenamento da tranquillanti benzodiazepinici nella medicina legale
- Precedente: Avvelenamento da ossido di carbonio nella medicina legale
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
Altri appunti correlati:
- Medicina Legale
- Appunti di deontologia
- Medicina Legale per le professioni sanitarie
- Farmacotossicologia e Galenica farmaceutica
- Farmacologia
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.