Charlotte York, interpretata da Kristin Davis
Charlotte è la più puritana del gruppo nonché la più piccola: il suo personaggio risulta anche essere il più coerente dall'inizio alla fine ma, allo stesso tempo, è anche colei che proprio per questa sua coerenza, sembra maturare meno di tutte.
Da sottolineare come, la sua visione tradizionalista e perfezionista delle relazioni, la porti spesso a scontrarsi con la più libertina Samantha.
Attaccata ai valori della famiglia, Charlotte vede le sue tre amiche come valvole di sfogo, persone fidate con cui poter fare e dire quello che da sola non farebbe e non direbbe mai.
Lavora in una galleria d'arte fino a che non consoce Trey Mac Dougal suo futuro primo marito. Trey è molto benestante ma ha una serie di problemi che vanno dall'impotenza che riesce a superare, al desiderio di non avere figli, estremamente contrastante con quello di Charlotte di diventare madre.
Quest'ultimo motivo in particolare sarà la causa del loro divorzio: divorzio dal quale Charlotte riceve in regalo un lussuoso appartamento.
L'evoluzione sentimentale nel personaggio in questione può, dunque, risolversi nel solo mero desiderio di cambiare il proprio status da single a sposata e madre.
Tuttavia questa evoluzione avviene realmente con il secondo marito, Harry Goldenblatt: conosciuto nella sesta serie, Harry rimane il fedele marito anche nella trasposizione cinematografica. Esteticamente – ma anche oggettivamente – brutto, Harry riesce a far innamorare di sé Charlotte per via del suo carattere e del suo amore sincero, ma anche per via delle sue notevoli prestazioni sessuali.
Harry asseconda Charlotte e Charlotte si completa in Harry: dopo aver adottato una bambina cinese durante l'ultima serie, nel film decidono di provare ad avere un figlio e, dopo alcune difficoltà legate a dei problemi nel rimanere feconda, Charlotte riesce nella sua impresa di diventare madre.
Dal punto di vista professionale vi è un regresso nel personaggio di Charlotte: da persona impegnata nel campo dell'arte, si trova a lasciare il lavoro per fare la donna di casa durante il primo matrimonio.
Torna a lavorare nel campo artistico da divorziata e scompare ogni riferimento al suo lavoro da risposata e persino nel film non si fa cenno al suo lavoro.
Estremamente statica anche l'estetica dell'attrice: è praticamente sempre uguale sia nel telefilm che nel film.
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Autore:
Marco Cappuccini
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- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Corso: Scienze e Tecniche della comunicazione
- Esame: Analisi dei film e degli altri prodotti audiovisivi
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