Apprendimento della lingua: strutturalismo americano e scuola britannica
Nello strutturalismo americano, l’analisi è focalizzata sulla langue con una pesante messa in subordine della parola mentre si ha, nella scuola britannica, una messa in rilievo dell’atto di parola del parlante nel contesto di situazione. L’attenzione è volta alle persone, assumono maggiore importanza la nozione di contesto e si afferma altresì una prospettiva volta ai problemi pratici della comunicazione sociale.
In entrambe le scuole appare forte il nesso tra linguistica descrittiva e applicata. Si riscontra infatti un’attenzione costante ai legami tra analisi linguistica e politica educativa. Firth descrive il suo lavoro come essenzialmente sociologico.
Se si pone come finalità dell’apprendimento linguistico il parlare una lingua, la conoscenza della struttura di una lingua non appare una condizione sufficiente per parlare quella lingua. La fase di pattern practice diviene così il fulcro del momento didattico, sviluppando una tipologia di esercizi volti a portare l’allievo da una riproduzione a una produzione autonoma delle strutture fonetiche, grammaticali e lessicali. Nella scuola americana, l’impostazione induttivistica non lasciava spazio allo sviluppo e alla consapevolezza metalinguistica.
Con il rifiuto del comportamentismo negli anni successivi, l’attenzione si sposta dall’oggetto al soggetto, dal significato al significare. L’apprendimento viene indagato non come un insieme di abitudini, ma come un processo più complesso e creativo, sottoposto ai meccanismi interni del soggetto più che a influenze esterne. L’accento è così posto sui processi di apprendimento, sulla consapevolezza e sulla riflessione metalinguistica.
Partendo da questi assunti, il compito dell’insegnante è delineato: incoraggiare l’apprendente a compiere le proprie generalizzazioni, a imparare come il parlante nativo capisce e usa intuitivamente le frasi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Domenico Valenza
- Università: Università degli Studi di Catania
- Esame: Linguistica Applicata, a. a. 2008/09
- Titolo del libro: Un’introduzione alla linguistica applicata
- Autore del libro: R. Rossini Favretti
- Editore: Pàtron, Bologna
- Anno pubblicazione: 2002
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