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Il flusso migratorio oltremare degli Europei nel XIX secolo - Paul Bairoch


Il periodo per eccellenza dell’emigrazione degli Europei è la seconda metà del XIX secolo. Nei tre secoli precedenti il XIX, il numero di emigrati oltremare era stato inferiore al milione di individui; saranno invece 12/13 milioni nei trentacinque anni compresi tra 1915 e 1950. Il regresso posteriore al 1915 non va visto come un sintomo della diminuzione dei candidati all’emigrazione; fu invece dovuto all’adozione di una serie di misure che limitavano in maniera più o meno drastica l’ingresso degli immigrati nei paesi d’accoglienza, come l’Australia.

La cronologia dell’emigrazione europea. – La carestia che colpì l’Irlanda negli anni 1845-49 costrinse in pratica all’emigrazione una massa di circa 5 milioni di Irlandesi, oggi un segmento importante nella vita degli Stati Uniti. Si può pertanto ritenere che sia stato questo il vero momento iniziale dell’emigrazione in massa degli Europei che, nel XIX secolo, costituiscono la stragrande maggioranza degli immigrati che sbarcano negli Stati Uniti.



Tratto da STORIA DEL MONDO CONTEMPORANEO di Domenico Valenza
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