Politiche sociali e divieto di aiuti di Stato
Due sviluppi hanno segnalato l’evoluzione recente dei sistemi nazionali di protezione sociale: la progressiva erosione del monopolio dello Stato nell’erogazione diretta dei servizi sociali, da un lato; la “infiltrazione” nelle politiche sociali nazionali del diritto comunitario del mercato interno, dall’altro.
Assieme, tali sviluppi hanno portato man mano all’emergere di una dimensione europea del welfare.
Si tratta di una realtà che rimane tuttavia soggetta ad una disciplina giuridica incerta e frammentaria, soprattutto laddove si tratti di definire i limiti dell’assistenza pubblica alle imprese.
In quel che segue si tenterà di sondare questo terreno alla luce della giurisprudenza della Corte sulla definizione di “aiuto di Stato”.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto del lavoro, a.a. 2007/2008
- Titolo del libro: "Diritto del Lavoro" di E. Ghera, "Solidarietà, mercato e concorrenza nel welfare italiano" di S. Sciarra
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