Definizione del welfare state
DEFINIZIONE
Il welfare state, o stato del benessere, o ancora stato sociale, può essere definito come uno stato che garantisce ad ogni suo cittadino, come diritto politico e non come carità, degli standard minimi di reddito, di alimentazione, di salute, di abitazione, di educazione » è pertanto un’organizzazione istituzionale, politica ed economica che si pone come obiettivo la produzione di benessere e di sicurezza sociale attraverso la politica sociale. Il welfare state utilizza il proprio potere organizzativo per modificare il gioco delle forze di mercato in almeno tre direzioni: “garantendo agli individui ed alle famiglie un reddito minimo indipendentemente dal valore di mercato del loro lavoro e della loro proprietà; restringendo l’arco dell’insicurezza, mettendo individui e famiglie in condizione di far fronte a certe ‘contingenze sociali’ (malattia, vecchiaia, disoccupazione) […]; assicurando che a tutti i cittadini […] vengano offerti gli standard più alti in relazione ad una gamma riconosciuta di servizi sociali.”
STORIA
Il welfare state nasce in Europa alla fine del XIX secolo, però il problema della tutela degli individui bisognosi è da sempre presente nelle società umane: antica Roma la classe al potere elargiva grano, banchetti e spettacoli (panem et circenses). Nel XVI secolo in connessione con il primo sviluppo del capitalismo, degli stati territoriali e della riforma protestante, il problema era affrontato prima dalla Chiesa e poi dagli stati emergenti che resero obbligatori i versamenti di contributi sociali da parte delle comunità creando così i prodromi del diritto all'assistenza pubblica. Nel 1791 in Francia la Dichiarazione dei diritti dell'uomo aveva sancito la necessità di creare un'istituzione generale per l'assistenza pubblica per allevare i bimbi abbandonati e trovare lavoro alle persone povere che non riescono a procurarselo autonomamente. Nel 1834 la "poor law" inglese sancisce il diritto degli indigenti al mantenimento a spese della collettività purché il sussidio sia inferiore al salario minimo dei lavoratori e che il povero accetti di ritirarsi in "case di lavoro". Nascono anche le "friendly society" operaie inglesi tese al mutuo soccorso nei momenti di crisi lavorative. Il paese pioniere del moderno stato sociale è la Germania di Bsmarck che nel 1883 attua un sistema di assicurazioni obbligatorie contro infortuni, vecchiaia, invalidità e malattia; questa opzione rappresenta il modello di stato sociale previdenziale-occupazionale cioè rivolto solo a una categoria di cittadini: In Danimarca invece nel 1891 si fonda il modello di stato sociale universalistico cioè che si rivolge a tutta la cittadinanza.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Ivan Ferrero
[Visita la sua tesi: "Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia di comunità
- Docente: Amerio e De Piccoli
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