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Architettura dell'Informazione - Modello di Marcia Bates

Modello di Marcia Bates

Ci son 4 assi: consapevolezza sull’informazione (asse verticale – diretto se so cosa sto cercando, indiretto…)- volontarietà d ricerca (attiva o passiva). Da queste ricerche scaturiscono le 4 strategie fondamentali di ricerca:
attiva e consapevole;
monitoraggio: capacità di assorbimento dall'esterno di informazioni senza cercarle
esplorazione;
acquisizione passiva e indiretta d informazioni

La seconda modalità è vicina alla serendipità = scoprire una cosa non cercata mentre se ne sta cercando un'altra. Comunque l’80% delle info ci vengono dalla modalità 4. Solo l'1% da ricerca consapevole. Il nostro sistema di information seeking è dunque regolato dalla legge del minimo sforzo: spesso accettiamo anche contenuti di bassa qualità o affidabilità se più facili da ottenere e usare. Acquista quindi valore la cosiddetta modalità push = valorizzare la semplicità, restringere le opzioni di scelta in base al contesto facendo in modo che siano le stesse informazioni a venire verso di noi. Il sito amazon.com offre ottimi esempi di personalizzazione della navigazione: correla prodotti di interesse, mette una wishlist…

Sarebbe importante conservare le storie delle nostre relazioni con i prodotti e gli spazi, per ripercorrere facilmente tragitti compiuti, personalizzare percorsi, ricevere consigli. Tra i requisiti una buona home dovrebbe fornire più modalità di accesso ai contenuti (navigazione principale per argomenti-temi, ricerca diretta, indice alfabetico, mappa del sito, scorciatoie..), fare in modo che tali modalità soddisfino i principali modelli mentali e strategie di information seeking del pubblico, fornire identità e orientamento, mostrare novità e fornire scorciatoie. Krug suggerisce di correlare spazi e funzioni, usando ad es. il colore. Per ogni spazio-funzione si potrebbe usare un codice (cromatico e alfanumerico). Qui l'autore fa l’esempio del supermarket. Così agevoliamo anche la legge del minimo sforzo. In amazon food troviamo nella scheda di dettaglio dei prodotti una vera e propria esplosione della modalità push: chi ha comprato per ha comprato anche… / se ti interessa x forse ti interessa y,z.. / vedi i tag associati al prodotto / scopri prodotti simili. Vediamo dunque che l’oggetto della progettazione si sposta dall’artefatto al processo.

Tratto da ARCHITETTURA DELL'INFORMAZIONE di Dario Gemini
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