Il concetto di cultura viene spesso utilizzato per delimitare un certo insieme di criteri di attribuzione di significati nei confronti del sociale. La cultura, comprende quei criteri di attribuzione di significati che vengono da essa stessa elaborati nel corso della storia in modo autonomo e impersonale e vengono applicati tipicamente a una certa società e al suo ambiente. L’insieme di quegli atteggiamenti di quelle regole e di quei valori che caratterizzano un certo aggregato sociale. La cultura sia in senso ideale che materiale non può non essere dotata di una certa stabilità. Essa può essere utilizzata per identificare i fondamentali punti di riferimento cui determinati insiemi di individui si orientano nella loro vita quotidiana.
Di cultura si parla relativamente a insiemi di individui ampi. Si possono distinguere varie sottoculture. Esiste una cultura ufficiale e una popolare. Il rapporto tra cultura ufficiale e popolare seleziona i contenuti da tramandare alle generazioni successive, che vengono attinti ufficialmente dalla cultura ufficiale e informalmente da quella popolare. Il concetto di cultura giuridica dovrebbe distinguersi da quello di cultura per il fatto che i criteri di attribuzione di significati di cui si è detto sono riferiti principalmente al diritto scritto e non scritto. Al diritto inteso come ordinamento formale e materiale di una certa società. Si preferirà pertanto fare riferimento ad uno schema tridimensionale che comprende: i ruoli sociali volta a volta considerati come portatori di cultura giuridica; l’oggetto che questi volta a volta prendono in considerazione; i criteri di attribuzione di significati volta a volta utilizzati nei singoli casi concreti. Allorchè da uno o più dei suddetti punti di vista sia possibile stabilire una qualunque connessione con l’ordinamento positivo si parlerà in qualche misura “giuridica”. Riprendendo quanto si è appena detto si può quindi definire “cultura giuridica” quell’insieme di idee, rappresentazioni, opinioni, convinzioni, norme, valori, che all’interno come all’esterno dell’ordinamento giuridico, ma comunque in riferimento ad esso, venga utilizzato in modo condiviso da certi attori nell’ambito di un certo aggregato sociale per stabilire i criteri di attribuzione di significati a determinati oggetti, selezionarne gli aspetti rilevanti e contribuire così a rafforzare l’identità del gruppo sociale. Le culture che hanno radici meno profonde possono influire sui comportamenti degli attori in modo più immediato e diretto. La rapidità delle trasformazioni che attualmente interessano la produzione normativa, rende il contenuto delle norme così mutevole e contingente che il rapporto del pubblico col diritto tende a concentrarsi su quegli elementi che appaiono più stabili, vale a dire sui ruoli interni dell’ordinamento. L’immagine del diritto per la maggioranza di coloro che si trovano all’esterno dell’ordinamento tende a ridursi soprattutto a quella che viene prodotta dagli operatori e dalla cultura giuridica. Si assiste alla crescente emersione del tema delle strategie attraverso le quali il diritto può perseguire una razionale regolazione della società. Mentre il lento processo di indebolimento dello stato sembra favorire l’espansione e la moltiplicazione delle culture giuridiche, trova un potente supporto nella diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. Il risultato può essere una ulteriore riduzione complessiva della visibilità dello stato e della sua capacità di farsi ascoltare. I soggetti e gruppi che operano all’interno del sistema giuridico (CULTURA DEL DIRITTO) sia quelli che operano all’esterno o addirittura in contrapposizione ad esso (cultura sul o contro il diritto). Il diritto che le diverse culture giuridiche esistenti e le diverse politiche pubbliche sembrano attualmente presupporre, acquista pertanto una caratterizzazione che lo rende definibile come ecologico, essendo ormai orientato a produrre il minore impatto possibile sull’ambiente sociale. Il concetto di cultura giuridica può essere collocato in una vasta e sempre più rilevante area nella quale si concentra l’insieme di interazioni tra gli orientamenti al diritto di attori diversi, quali, principalmente, gli operatori e gli attuali o potenziali utenti del diritto che volta a volta possono essere studiati facendo riferimento a punti di vista più o meno astratti.
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