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Farmacologia - Pagina: 63

L'effetto di primo passaggio fa parte del metabolismo perché avviene nel fegato, a seconda della via di somministrazione che abbiamo utilizzato, abbassa la biodisponibilità del farmaco. Vale per tutti i farmaci somministrati per via orale, non vale per quelli somministrati per via sublinguale, vale per quelli assorbiti per via gastrointestinale e parzialmente per i farmaci somministrati per via rettale (il sangue dal retto è tributario in parte della vena porta e in parte della vena cava). In questo diagramma vediamo un istogramma dell'individuo normale che è normalizzato a capacità di metabolizzare i farmaci 1; negli individui con cirrosi, epatopatie o altre patologie a carico del fegato la capacità di metabolizzare il farmaco è ovviamente diminuita. In certi casi la capacità di metabolizzare i farmaci è aumentata: p.e. quando un organo mal funzionante viene sostituito con un organo proveniente da un donatore, in particolare il fegato proveniente dal donatore ci permette di fare anche due trapianti, se ne può trapiantare solo una metà in quanto il fegato ha elevata capacità rigenerativa; il fegato "nuovo", quello rigenerato, ha una capacità di metabolizzare i farmaci più elevata, così come il bambino (che ha un fegato nuovo) può metabolizzare meglio certi farmaci (non tutti, alcuni non li metabolizza affatto perché non ha ancora espresso gli enzimi). Induzione farmaco-metabolita: una caratteristica degli enzimi epatici è che la loro sintesi o attività possono aumentare in seguito a somministrazione ripetuta di sostanze come farmaci, pesticidi, sostanze chimiche di origine industriale e alimenti (etanolo). L'induzione

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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