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Farmacologia - Pagina: 60

elettrici a livello cardiaco; quando uno stimolo attraversa il tessuto cardiaco si creano dei dipoli, perché delle zone sono negative ed altre positive; i vettori corrispondenti a questi dipoli generano un tracciato elettroencefalografico che registriamo con degli elettrodi. Nell'ECG normale noi riconosciamo un'onda P (depolarizzazione atriale), un complesso QRS (depolarizzazione ventricolare) e un'onda T (ripolarizzazione). Nella sindrome del QT lungo l'intervallo isoelettrico QT è allungato, ma l'allungamento del QT è molto pericoloso perché può portare all'instaurarsi di depolarizzazioni precoci e di aritmie come le torsioni di punta, sono aritmie pericolose che possono degenerare in fibrillazione ventricolare e poi si può avere sincope e morte. Per spiegare perché questo intervallo QT si allunga guardiamo il potenziale d'azione cardiaco (non è l'ECG, ma è quello che attraversa ogni singola cellula): vi è il potenziale di riposo di una cellula cardiaca (-80/-90 mV), all'arrivo dello stimolo si aprono i canali per il sodio voltaggio-dipendenti, entra sodio all'interno della cellula, quindi la cellula si depolarizza, va a potenziali positivi (raggiunge +20,+30,+40); a questi potenziali positivi i canali del sodio voltaggio-dipendenti si inattivano e iniziano a chiudersi; infatti normalmente la cellula tende alla ripolarizzazione; la fase tipica di plateau del potenziale d'azione cardiaco è sostenuta dall'ingresso di calcio, altre cariche positive che entrano e sostengono la fase di plateau; il calcio serve a sostenere la contrazione perché si tratta di un accoppiamento elettro-meccanico, quindi il calcio entra e permette lo scorrimento delle miofibrille; in poco tempo si aprono i canali del potassio, che tendono a riportare la cellula alle condizioni di riposo; il calcio tende ad essere estruso. C'è ancora una piccola componente di sodio in entrata che però non è significativa. In caso di canalopatie, quindi alterata espressione dei canali del sodio o dei canali del potassio, la componente del sodio diventa più marcata, quello che normalmente non era significativo può diventare più significativo; invece, in caso di canalopatie riguardanti i canali del potassio la componente "potassio in uscita" tende a diminuire. Ne deriva che tempo di depolarizzazione tende ad essere più lungo ed ecco che il QT è più lungo: ciò

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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