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Rapporto musica-immagine


La semplificazione è un procedimento costruttivo perché è un meccanismo che usiamo nei processi di acquisizione della conoscenza. Recentemente si sono scoperti i neuroni specchio, cioè quei neuroni che vengono attivati quando vediamo qualcuno compiere un'azione senza ripetere però quell'azione osservata e sono le radici dell'empatia; anche gli spartiti illustrati sono delle semplificazioni perché rendono la musica fruibile anche da chi non è un musicista di professione. 


Le illustrazioni vengono usate per ornare alcuni spartiti musicali a partire dalla seconda metà del 1800, prima del 1800 gli spartiti erano pubblicati senza le illustrazioni e sono parti integranti dei comunicati; le prime illustrazioni fanno la loro comparsa sui volumi per bambini successivamente venivano usate per impreziosire tutti i generi di spartiti. 
Il ruolo dell'illustrazioni è quello di fornire un commento esterno che aggiunge qualcosa al racconto e devono essere prese in considerazione nell'analisi del comunicato anche se prima venivano escluse perché hanno una posizione marginale dell'arte grafica. Nella distinzione tra le arti del tempo e le arti dello spazio la musica è considerata un'arte del tempo mentre le illustrazioni vengono considerate arti dello spazio. Occorre fare una distinzione tra le decorazioni puramente ornamentali da quelle figurative; le decorazioni figurative usano tematiche come l'immagine della donna, le illustrazioni per bambini, le immagini che celebrano i miti del mondo dello spettacolo e del cinema, le immagini di coppie danzanti, i paesaggi, le immagini della città. All'interno degli spartiti illustrati ci possono essere 6 tipi differenti di testo verbale: il titolo dell'opera, il nome del compositore, il nome dell'autore del testo verbale, l'editore, l'elenco dei brani, il testo verbale collegato alla musica (se è una canzone). Il rapporto che c'è tra l'immagine la musica e la componente verbale varia da spartito a spartito ma possiamo trovare una classificazione generale con i casi più diffusi:
• l'immagine è presente solo in copertina
• l'immagine è presente tra le pagine dello spartito sotto forma di tavola ma non è direttamente collegata al brano musicale
• l'immagine è collegata allo spartito ma non è presente nella stessa pagina
• l'immagine è presente nella stessa pagina dello spartito contornato
• l'immagine è presente nella stessa pagina dello spartito ma non separato
• lo spartito si sovrappone all'immagine

A seconda che le illustrazioni possono essere viste da chi suona o non possono essere viste da chi suona possiamo capire le funzioni delle illustrazioni: se esse sono nella stessa pagina delle righe musicali c'è un uso privato dello spartito e sono indirizzate a chi suona e a chi siede accanto, mentre nel caso in cui le illustrazioni non possono essere viste da chi suona lo spartito era pensato per un'esecuzione destinata a un pubblico/contesto ampio. 
 

Analisi dello spartito illustrato “J'ai du bon tabac”

La struttura melodica è: A-B-A dove A è composta da a (formata da a, x) e a1 (formata da a,y), la linea melodica B è composta da b (formata da b,x) e da b1 (formata da b,y); tra a e a1/b e b1 c'è una variazione. 
La componente verbale è regolare e presenta ripetizioni:
“j'ai du bon tabac dans ma tabatière, j'ai du bon tabac, tu n'en auras pas.
J'en ai du fin et du bien rapé, qui ne s'ra pas pour ton fichu nez!
J'ai du bon tabac dans ma tabatière, j'ai du bon tabac, tu n'en auras pas.”
Il testo si compone di 3 versi dove il primo e l'ultimo sono identici l'espressione “j'ai du bon tabac” viene ripetuta in tutto 4 volte. 
La struttura che descrive il testo verbale è: A-B-A come la struttura musicale, infatti la melodia del brano corrisponde al testo verbale e si crea una simmetria nello spartito, nel testo e nell'immagine; le uniche differenze le troviamo nell'illustrazione e sono gli uccelli, gli alberi, la posizione degli anziani seduti sulla panchina, il cappello ma l'elemento di maggior asimmetria nell'immagine si trova nella parte centrale dove ci sono i 2 personaggi; la struttura architettonica dello sfondo è perfettamente simmetrica e si inserisce tra le 2 figure in primo piano; la simmetria nella struttura dell'immagine è: alberi-uomo-cupola-uomo-alberi. Le immagini descrivono una situazione molto più complessa e dettagliata: la scena si svolge in un parco cittadino con un edificio monumentale nello sfondo, i protagonisti sono 2 anziani che trascorrono il loro tempo sedute nella panchina del parco e dialogano di giorno. L'oggetto di invidia è il tabacco da fiuto ma nell'illustrazione ha una posizione marginale. Il ritmo del brano dà un'idea di quiete ma il ritmo è vivace/dinamico e questo crea un disaccordo tra la musica e le immagini. Il testo verbale potrebbe essere sintetizzato con l'espressione “io ce l'ho e tu no” ma i personaggi non sono bambini ma anziani ma hanno un atteggiamento infantile e l'oggetto di invidia non è un giocattolo ma il tabacco da fiuto. I 3 componenti di questo comunicato (spartito, testo, immagine) si intrecciano tra loro e formano complesse relazioni sintattiche e semantiche e sarebbe un errore studiare solo 1 dei componenti separandolo dagli altri ma bisogna pensare al senso come prodotto di una complessa compenetrazione tra schemi diversi.

Tratto da SEMIOTICA di Emma Lampa
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