Polmoni
I polmoni, dx e sx, si trovano nella cavità toracica ai lati del mediastino. Ciascuno di essi è avvolto da una membrana sierosa a doppia parete, la pleura, che costituisce i sacchi pleurici, completamente chiusi. Nel sottile spazio tra i due foglietti pleurici di ciascun sacco vi è una pressione negativa che permette al polmone di espandersi nell'inspirazione e ricevere l'aria atmosferica.
La faccia costovertebrale è convessa e guarda verso la superficie interna della gabbia toracica, che vi lascia l'impronta delle coste.
La faccia mediale, o mediastinica, è concava: anteriormente e inferiormente presenta la fossa cardiaca, più estesa nel polmone sinistro che in quello destro. Questa faccia presenta l' "ilo del polmone", punto tramite il quale transitano le strutture destinate all'organo stesso. Nell'ilo del polmone passano: i bronchi principali, le arterie e vene polmonari, le arterie e vene bronchiali, i vasi linfatici e i nervi. Queste formazioni, in rapporto con la pleura, costituiscono la radice o peduncolo polmonare. La faccia mediastinica è in rapporto con gli organi del mediastino, in particolare con il cuore, il timo, la trachea e l'esofago.
La superficie esterna dei polmoni è percorsa da profonde scissure interlobari, che dividono il polmone destro in 3 lobi e quello sinistro in 2.
• Polmone sinistro: ha due lobi, ovvero il lobo superiore (comprende 5 segmenti) e il lobo inferiore (5 segmenti)
• Polmone destro: ha tre lobi, ovvero il lobo inferiore (5 segmenti), il lobo mediano (2 segmenti) e il lobo superiore (3 segmenti).
Ogni segmento è abbastanza indipendente dagli altri per quanto riguarda la vascolarizzazione. Quindi troviamo:
• 1 bronco principale (dx e sx)
• 5 bronchi lobari (2 per il polmone sx, 3 per il polmone dx)
• 20 bronchi segmentari (1 per segmento bronco-polmonare, 10 a sx e 10 a dx).
Organizzazione strutturale dei polmoni
All'ingresso dei polmoni, i bronchi principali si ramificano dando origine all'albero bronchiale. Ogni bronco principale, già in prossimità dell'ilo, inizia a dividersi in rami collaterali, dapprima emettendo tronchi senza perdere la propria individualità (ramificazione monopodica), in seguito biforcandosi (ramificazione dicotomica).Continua a leggere:
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Anatomia
- Docente: Ruffoli
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