Lo sviluppo dei mercati con la rivoluzione industriale: siderurgia e trasporti
Il mercato pilota
L’avvio dell’industrializzazione è legata al cotone, perché il cotone è un MERCATO PILOTA, ovvero un mercato dove il prodotto garantisce l’avvio di una nuova produzione e dove gli investimenti vengono ripagati dai ricavi.
L’industria del cotone ha successo perché:
- Esiste una domanda ampia e flessibile
- Gli investimenti limitati costano poco
- La tecnologia era semplice e accessibile a tutti
- Il sistema di fabbrica del cotone garantiva un’elevata concentrazione: dalla materia prima si arriva nello STESSO LUOGO al prodotto finito.
- È un MERCATO LIBERO: non ci sono i pesi delle cooperazioni.
- I fattori produttivi erano profondamente adatti alla lavorazione meccanica, cioè la curva tecnologica è perfettamente funzionante, non ci sono salienti avversi.
Un mercato pilota diventa moltiplicatore dello sviluppo di altri mercati: quando tutta la lavorazione del cotone fu meccanizzata, il settore cotoniero si manifestò un fattore moltiplicatore verso l’esterno. Per produrre il cotone c’era bisogno delle macchine, quindi si sviluppano anche altri settori produttivi.
Nel 1830 il 50% delle esportazioni inglesi era costituito dal cotone.
Nel 1786 il filatoio di cotone costa 38 scellini.
Nel 1807 lo stesso filatoio costa 7 scellini.
Il lavoro nel mercato
Nella Rivoluzione Industriale c’è un fattore che nella prima fase rimane fra la vecchia manifattura e il sistema di fabbrica: il lavoro.
Perché nella Rivoluzione Industriale importa avere tanti operai ma non specializzati. Quindi il lavoro non viene coinvolto nei processi di meccanizzazione, perché gli imprenditori volevano tanti operai a basso prezzo. Il lavoro costava poco.
Aspetto economico-finanziario dei mercati
Per quanto riguarda l’aspetto economico – finanziario, con la Rivoluzione Industriale inglese non cambia niente, perché proprio perché il mercato richiedeva bassi investimenti e c’era tanta domanda, la curva era perfetta.
Quindi bastava investire un piccolo capitale, con l’autofinanziamento si espandeva la propria produzione.
Quando la tecnologia diventerà più costosa e ci saranno molti più mercati in competizione entrerà il finanziamento.
Le Rivoluzione Industriale non è legata allo sviluppo del mercato economico finanziario, ma è legato alle infrastrutture: ferrovie e canali.
Il mercato della siderurgia
- La siderurgia è una lavorazione che esisteva già prima, era legata alla metallurgia, ma anche la siderurgia ebbe una trasformazione dal passato.
- Lo sviluppo della siderurgia inglese si è affermata nel 1800.
- A differenza del cotone, l’Inghilterra disponeva di una ricchezza di ferro e carbone sul proprio territorio.
Gli effetti della siderurgia si visualizzano nel processo produttivo, perché è la prima volta c’è una grande quantità di ferro a un costo limitato; la siderurgia è in grado di sostituire la legna nelle produzioni.
La riduzione del prezzo e la grande disponibilità del ferro determinarono la riduzione dei costi di produzione in TUTTI i settori produttivi.
- Il ferro serviva per la costruzione delle macchine industriali, per la lavorazione agricola (ramala). Questo porta all’interazione tra la siderurgia e gli altri settori.
- Permette di sviluppare i mezzi di trasporto, come le ferrovie.
- Permette la produzione di massa, quindi la produzione di beni standardizzati.
Se il cotone rappresentava il mercato pilota, il ferro era la base della Rivoluzione Industriale.
Il mercato della siderurgia e i trasporti
La Rivoluzione Industriale è legata allo sviluppo delle strade e dei canali. Le ferrovie sono un prodotto, non la condizione dell’avvio della Rivoluzione Industriale.
Le strade e i canali sono legati:
- Al miglioramento tecnologico, perché gli inglesi hanno inventato l’asfalto.
- TURNPIKE ACTS : serie di atti legislativi del governo inglese con cui si concedeva a dei privati di gestire le strade con la riscossione di un pedaggio. Questo pedaggio veniva utilizzato per il mantenimento delle strade. Inoltre lo Stato offriva un incentivo per chi diventava operatore di strada.
- La prima ferrovia è la STOCKTON DARLINGTON del 1829. Lo Stato concede agli operatori economici la possibilità di costruire le ferrovie e questi operatori utilizzano le società per azioni.
Le ferrovie inglesi sono la prima grande occasione di investimento azionario della storia economica europea. Mentre per i francesi, tedeschi e italiani sarà lo Stato a costruire le ferrovie.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Storia economica - a.a. 2006
- Docente: Locatelli Andrea Maria
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