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Prospettiva topica

Prospettiva topica


Si è detto che i conflitti sono alla base del funzionamento della mente --> ma dove si svolgono questi conflitti?
Per spiegare ciò Freud utilizzata la metafora spaziale della mente --> metafora spaziale è la rappresentazione più comoda e rozza.
Lui presenta 2 modelli:

PRIMA TOPICA: è la prima a essere sviluppata e parla di conscio, preconscio, inconscio.

Freud scrive:

“Paragoniamo quindi il sistema dell'inconscio a una grande anticamera, in cui gli impulsi psichici giostrano come singole entità. [Con l'anticamera] comunica una seconda stanza più stretta (cioè meno potente), una specie di salotto, in cui risiede anche la coscienza (qua Freud dice che l'inconscio è molto più vasto della coscienza). Ma sulla soglia tra i due vani svolge le sue mansioni un guardiano, che esamina, censura i singoli impulsi psichici e non li ammette nel salotto (la coscienza) se non gli vanno a genio (cioè tra il conscio e l'inconscio c'è una censura che decide quali impulsi possono diventare coscienti e quali no). Gli impulsi nell'anticamera dell'inconscio sono sottratti allo sguardo della coscienza, che infatti si trova nell'altra stanza: inizialmente essi sono destinati a restare inconsci. Se si sono spinti fino alla soglia e sono stati rimandati indietro dal guardiano, li chiamiamo rimossi. Ma anche gli impulsi che il guardiano ha ammesso oltre la soglia possono diventare [coscienti] solo se  riescono ad attirare su di sé lo sguardo della coscienza (cioè ponendo su di essi l'attenzione, in termini moderni). A buon diritto chiamiamo perciò questo vano il sistema del preconscio.” [chiarificazione: il preconscio è quello spazio tra conscio e inconscio dove opera la censura, e, se si pone attenzione su un elemento del preconscio, quell'elemento diventa cosciente --> dunque nel preconscio si trova tutto ciò che è inconscio e che diventa cosciente nel momento in cui ci si pone l'attenzione].

Come si differenziano questi 3 sistemi?
In primo luogo sulla base di quanto il materiale può avere accesso alla coscienza (coscienza: del tutto; preconscio: ponendoci l'attenzione; inconscio: con grande difficoltà), e poi sulla base di quali principi regolano il funzionamento di questi 3 sistemi -->

1) principio di piacere e principio di realtà --> nell'inconscio: opera il principio del piacere (comporta la ricerca di una gratificazione immediata delle pulsioni) / nel conscio e nel preconscio: principio di realtà (soddisfazione della pulsione in base a ciò che la realtà offre, quindi dilazionando la gratificazione).  

2) processo primario e processo secondario --> processo primario: dal punto di vista topico è una caratteristica del sistema inconscio, dal punto di vista energetico (economico) Freud lo definisce come una energia libera, che passa da un'idea a un'altra tramite i processi di condensazione e spostamento (proprio perché l'energia è libera tra tutti gli elementi che lo costituiscono, un'idea può rapidamente saltare su un'altra idea ecc... --> esempio: un professore che fa paura più di altri perché inconsciamente ricorda il padre severo), e investe le immagini mnestiche di soddisfazione per la gratificazione immediata (esempio: il bambino ha fame, dunque evoca l'immagine del seno che lo ha nutrito --> soddisfa allucinatoriamente, attraverso la rievocazione del seno, il suo bisogno) / processo secondario: dal punto di vista topico è una caratteristica del preconscio e del conscio, mentre dal punto di vista economico, piuttosto che circolare liberamente, l'energia è legata (cioè investe stabilmente un determinato contenuto, e ciò permette la dilazione della gratificazione --> esempio: il bambino ha fame e, piuttosto che soddisfare il desiderio rievocando il seno materno, aspetta la madre). Come per il principio di realtà, anche il processo secondario si sviluppa successivamente al processo primario (ed entrambi si sviluppano grazie all'Io, come si vedrà nella seconda topica). [Approfondimento sul processo primario: è il regno dell'illogico --> già si è detto che agiscono i processi di spostamento e condensazione (spostamento: l'interesse per un'idea si sposta su un'altra --> es.: il docente ricorda la madre che nutre o il padre minaccioso / condensazione: più idee rappresentare da una sola). Altre caratteristiche del processo primario: Assenza di mutua contraddizione (mancanza di dubbio, certezze) --> non esiste A è bianco, non è bianco, ma solo  vaga sensazione di bianchezza; mancanza di tempo-successione (io posso sognare qualcosa che è avvenuto nella mia infanzia, pensando che sta avvenendo nel presente); realtà esterna sostituita da realtà interna (cioè una fantasia o un evento immaginario può essere pensato come se fosse un evento reale --> nei sogni ciò è molto chiaro).]

Il principio di realtà può anche essere visto come un primo tentativo di descrivere processi di autoregolazione seguendo la realtà --> infatti se per tutti fosse sufficiente  allucinare la gratificazione da bambini, allora si morirebbe --> è possibile, dal punto di vista evoluzionistico, che sia stato sviluppato un principio per il quale si è in grado di soddisfarsi rifiutando del tutto la realtà, attraverso una allucinazione? Sì, perché comunque qualsiasi bambino ha qualcuno che se ne prende cura (ha un oggetto), e che quindi si contrappone al principio del piacere. Anche perché semplicemente allucinando il seno, il bambino non riesce a sfamarsi, e ciò crea una frustrazione, che spinge a soddisfare il desiderio secondo il principio di realtà --> la frustrazione per Freud è un elemento fondamentale che spinge il neonato verso la realtà e lo sviluppo.

In conclusione si può dire:

SECONDA TOPICA: qui il conflitto fondamentale non è tra conscio e inconscio, ma all'interno dell'inconscio
  --> quindi il sistema inconscio diventa sempre più complesso e “affollato”, comprendendo pulsioni, desideri, difese, e inoltre sensi di colpa, proibizioni e auto punizioni. Quindi a un certo punto Freud dice che il problema reale dei pazienti non è fra conscio e inconscio ma fra pulsioni inconsce e meccanismi di difesa (altrettanto inconsce)--> dunque sviluppa il modello strutturale, in cui le camere si trasformano in istanze (per far capire che nella psiche non ci sono regioni reali, ma sono modalità di funzionamento ipotizzate): Io, Es e super-io --> dal punto di vista economico sono delle zone in cui circola energia pulsionale, mentre in senso dinamico queste tre istanze operano cercando di regolare i derivati pulsionali (che derivano dall'Es) che premono per emergere alla coscienza (mediano tra pulsioni e comportamento).



ES


• È magmatico, primordiale, non organizzato, caotico, istintuale, biologico, innato, inconscio e non realistico
• Coincide in larga misura con il sistema inconscio e ne condivide dunque le caratteristiche: principio del piacere, scarica immediata, processo primario, assenza di reciproca contraddizione, a temporalità e sostituzione della realtà esterna con la realtà psichica
• È la sede delle pulsioni innate di vita e di morte (delle quali il soggetto non è consapevole, dato che derivano dall'ES --> può inferire la presenza dell'ES grazie all'interazione con le altre 2 istanze, IO e Super-IO) ed è la fonte principale, se non unica, dell'energia psichica, da cui attingono anche l'IO e il Super-IO.
• Dunque da un punto di vista economico è il serbatoio dell'energia psichica, mentre da un punto di vista dinamico entra in conflitto con IO e Super-IO
• Da un punto di vista biologico: è innato, ed è l'unica istanza presente fin dalla nascita --> da esso si sviluppano successivamente l'Io e il Super-IO. Poi continua ad agire anche in età adulta, nei sogni notturni a occhi aperti, nell'immaginazione, nei comportamenti impulsivi, nei sintomi nevrotici, e in forma sublimata nell'arte e nella letteratura

IO

• Presenta un alto grado di organizzazione
• Presiede alla percezione, all'attenzione, alla memoria, al controllo motorio, al pensiero logico, alla soluzione dei problemi ecc...
• Promana dall'ES: è una parte di ES che si evolve sotto l'influsso del mondo esterno reale --> nasce dall'incapacità dell'ES di produrre costantemente l'oggetto desiderato (passaggio dal processo primario al processo secondario).
• Da un punto di vista topico: media fra le richieste dell'ES (pulsionali), della realtà esterna (mediante il processo secondario e il principio di realtà), e del Super-IO (richieste morali).
• É cosciente? Nella metafora dell'iceberg, la parte sotto l'acqua rappresenta l'ES e gran parte dell'Io e del Super-IO (dunque gran parte dell'IO è inconscia), mentre la parte emersa rappresenta una piccola parte dell'IO e del Super-IO --> dunque esistono un IO conscio è un IO inconscio --> IO conscio: vi appartengono processi come  la percezione, la memoria e il controllo motorio / IO inconscio: vi appartengono la censura onirica ed i meccanismi di difesa --> le difese dell'IO si mobilitano quando compare l'angoscia (data dal fatto che un elemento inconscio preme per emergere alla coscienza) --> una delle funzioni dell'IO è di percepire il segnale di angoscia (ad esempio: sta emergendo la brama sessuale) e di mobilitare le difese.
• Quindi da un punto di vista dinamico è il polo difensivo della personalità (e infatti aziona i meccanismi di difesa), mentre da un punto di vista economico è debole in quanto deve prendere a prestito le sue energie dall'ES.
• Freud, per far capire che cosa è l'Io propone l'analogia del cavaliere a cavallo: «Il cavallo (ES) da l'energia per la locomozione, il cavaliere (IO) ha il privilegio di determinare la meta…Ma tra l'Io e l'Es si verifica troppo spesso il caso, per nulla ideale, che il cavaliere si limiti a guidare il destriero là dove quello ha scelto di andare… un proverbio ammonisce di non servire contemporaneamente due padroni (il secondo padrone è il Super-Io)»

Super-IO

• È costituito da due parti: 1) la coscienza --> è prevalentemente negativa, e include le proibizioni (esempio: “non devi farlo!”) --> come i genitori hanno punito il bambino per le sue trasgressioni, la coscienza punisce con sentimenti di inferiorità e di colpa (la cui intensità dipende da quanto il super-IO è arcaico e persecutorio) 2) l'Io ideale --> è prevalentemente postivo ed è uno standard di perfezione (riecheggia il “bravo” dei genitori) --> ricompensa con autostima e orgoglio, però difficilmente ottenibili secondo Freud a causa della rigidità dello standard.
• Se l'ES si dirige verso il piacere e l'IO verso il confronto con la realtà, il super-IO si muove verso la perfezione --> “L'Es  è completamente  amorale,  l'Io si sforza  di essere  morale,  il Super-Io  può  essere  ipermorale e  diventare  quindi tanto crudele  quanto  solo l'Es  può esserlo” --> ciò vuol dire che a differenza dell'IO non è completamente realistico, ma è ottuso ed estremamente rigido nelle sue richieste verso l'IO, tanto quanto l'ES.
• È l'ultima istanza in ordine evolutivo --> La sua origine è legata all'introiezione dell'oggetto primario e all'identificazione con l'istanza genitoriale (cioè il bambino porta dentro di sè degli aspetti del suo genitore), dunque al declino dell'Edipo, quando il bambino abbandona i desideri edipici e trasforma l'investimento dei genitori in identificazione con loro (cioè il bambino investe la madre di pulsione edipica e quando tramonta l'Edipo, la pulsione sessuale verso la madre si s trasforma in identificazione con la madre e il padre).
• Come l'IO, anche il Super-IO deriva la sua energia dall'ES.
• Le funzioni che svolge il super-Io sono: coscienza morale, autosservazione (giudicare se stessi) e la formazione di ideali (è l'aspetto più positivo).
• Importante: Freud sottolinea come il Super-IO non si basi sul genitore reale, quanto piuttosto sul Super-IO del genitore.

Rapporto con gli oggetti: progressione evolutiva
• Stadio auto erotico: l'oggetto delle pulsioni è il proprio corpo
• Narcisismo primario: l'investimento libidico dell'Io --> il bambino assume se stesso come oggetto d'amore prima di scegliere degli oggetti esterni --> corrisponderebbe  ad uno stato di onnipotenza                 
• Amore oggettuale: il bambino investe (oggi diremmo “pone l'attenzione”) sull'oggetto primario, che in termini freudiani  è la madre. Questo primo oggetto viene detto  oggetto analitico (cioè d'appoggio), perché il bambino si appoggia alla madre dato che ha bisogno della gratificazione che proviene dal suo seno --> dunque la madre non è percepita come persona, ma come colei che gratifica la fame.
• Oggetto omosessuale (emerge in età scolare): il bambino investe oggetti uguali a lui (ad esempio il migliore amico o la migliore amica)
• Oggetto eterosessuale: (alla fine dell'adolescenza o nell'età adulta): il soggetto investe un oggetto diverso da lui.

Nel 1914 Freud scrive l'opera “introduzione al narcisismo”, in cui  sostiene che, così come nel bambino molto piccolo esiste una fase di narcisismo primario, nei pazienti gravi psicotici ci sarebbe un narcisismo secondario --> il narcisismo (per via di fissazione e regressione) si ripresenta nell'età adulta --> qui il narcisismo si focalizza sulla contrapposizione tra un investimento di me stesso (libido narcisistica dell'Io) e l'investimento degli oggetti (libido oggettuale) --> per spiegare ciò Freud utilizza la metafora dell'ameba: “esiste un investimento libidico originario dell'Io (fase di narcisismo primario) di cui una parte è ceduta in seguito agli oggetti (prima oggetto anaclitico, poi oggetto omosessuale, poi eterosessuale), ma che in sostanza persiste e ha con gli investimenti di oggetto la stessa relazione che il corpo di un organismo ameboidale ha con gli pseudopodi che emette” “[le amebe] emettono dei prolungamenti, chiamati pseudopodi, nei quali fanno affluire la sostanza del proprio corpo (ciò simboleggia che l'Io può investire degli oggetti). Possono però anche ritirare questi prolungamenti e raccogliersi di nuovo a forma di grumo (ciò simboleggia che in alcune circostanze l'Io può ritirare l'investimento sugli oggetti e reinvestirlo su di sé). Noi paragoniamo l'emissione di questi prolungamenti all'invio di libido sugli oggetti, mentre la massa principale della libido può rimanere nell'Io; e supponiamo che in condizioni normali la libido dell'Io possa venir trasformata senza impedimenti in libido oggettuale, e che quest'ultima possa nuovamente essere assunta all'interno dell'Io”. Quindi il narcisismo secondario emerge quando la libido oggettuale viene ritirata e reinvestita sull'Io --> ciò introduce la visione di un ruolo più attivo dell'Io che diviene in grado di utilizzare attivamente la libido su di esso investita.

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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