Il modo o onere

Il modo o onere

Il modo o onere è un elemento che può essere inserito soltanto nei negozi a titolo gratuito; questo produce l'effetto di imporre al beneficiario di tali atti uno o più obblighi. Il modo è disciplinato dal codice solo in relazione al contratto di donazione ma è suscettibile di applicazione nei contratti a titolo gratuito in generale.

Gli effetti del contratto tra le parti. Effetti del contratto in relazione ai vari soggetti che ne possono essere investiti, distinguendo tra:
1. efficacia tra i contraenti;
2. efficacia verso i terzi estranei;

Art. 1372: dice che il contratto ha forza di legge tra le parti. Questo vale a dire che le parti non possono sottrarsi agli impegni assunti se non per effetto di una nuova manifestazione di volontà con cui, di comune accordo, pattuiscono di porre nel nulla gli effetti del contratto precedentemente concluso. In questo caso parliamo di: scioglimento del contratto per mutuo dissenso.

Il recesso è quel negozio giuridico unilaterale con cui una parte dichiara alla controparte di non voler essere più vincolata da un determinato rapporto contrattuale. Il recesso può essere:

• Pattizio; quando sono state le stesse parti a prevedere tale possibilità;

• Legale; quando è la legge a prevedere la facoltà di recedere a beneficio di una o di tutte e due le parti anche se queste non hanno pattuito nulla. Un esempio è il diritto di recesso nel caso dei contratti negoziati fuori dei locali commerciali. Il tempo di recedere dipende dal tipo di bene; 6 mesi per l'affitto, 7 giorni per un oggetto. Un altro esempio può essere nei contratti a distanza, per la protezione dei consumatori; sono quei contratti magari conclusi per telefono o per mezzo televisivo; in questo caso si hanno 10 giorni lavorativi e non 7.

Quando sono tutte e due le parti a prevedere il recesso, entrambe le parti sanno con anticipo che se una delle due recede potrebbe causare dei danni all'altra. I contraenti, dunque, quando si concedono il diritto di recesso possono prevedere che l'esercizio di tale diritto comporterà l'obbligo per la parte che recede di corrispondere all'altra un indennizzo in denaro, il cui ammontare viene preventivamente pattuito: la multa penitenziale. In questo caso ci si mette d'accordo prima sulla somma.

Parliamo, invece, di caparra penitenziale quando, per sicurezza, le parti anticipano gli effetti della multa penitenziale. Per questo fine un contraente può consegnare all'altro, all'atto della conclusione del contratto, una somma di denaro o di cose fungibili a titolo di caparra penitenziale. Le due parti prevedono anche la facoltà di recedere in favore della parte che ha dato la caparra. Se quest'ultima recede, l'altro contraente potrà trattenere la caparra; in caso di mancato recesso la caparra è considerata come acconto sulla prestazione dovuta. Questa è data in anticipo.

Il contratto di norma produce degli effetti solo per le parti coinvolte. Una delle conseguenze è: ogni promessa con cui un soggetto assicura a un alto che un terzo si obbligherà nei suoi confronti non è vincolante per il terzo: promessa del fatto del terzo. Il contratto può produrre effetti nei confronti dei terzi soltanto in alcuni casi, tutti indicati dalla legge. I terzi sono tutti quei soggetti che sono rimasti estranei alla contrattazione. Nel caso in cui, invece, si parli di contratto a favore di terzi, la deroga è giustificata dal fatto che in questa ipotesi il terzo può solo acquistare diritti senza assumere delle obbligazioni. In questo contratto, un soggetto stipulante, conclude un accordo con un altro soggetto, detto promittente, perché quest'ultimo esegua una prestazione in favore di un soggetto detto terzo beneficiario. (Es. Assicurazione a favore di 3°). Il terzo beneficiario acquista il diritto verso il promittente immediatamente. Se questo beneficiario non vuole avvalersi di questo diritto allora egli dovrà scrivere una dichiarazione di rinuncia al promittente e allo stipulante.