APPROFONDIMENTI
1994. Forza Italia: identità e sviluppo
Da quando, nel marzo del 1994, Forza Italia vinse inaspettatamente le elezioni politiche, capire la natura di questo fenomeno è stato un esercizio intellettuale pressoché costante.
Lo scopo di questo lavoro è stato proprio quello di capire se Forza Italia possa o debba essere considerata un ‘innovazione o piuttosto anomalia nel panorama politico italiano.
Perché anomalia? Perché anomala era la situazione italiana in quel periodo.
Dopo lo smantellamento dei vecchi sistemi politici, causato dal ciclone Tangentopoli, si era creato un vuoto di alternativa democratica, un gigantesco sintomo di malessere.
Una parte dell’elettorato italiano era rimasto prima di una rappresentanza politica, ed è proprio ad essi che si rivolge Silvio Berlusconi, creando un partito moderato, di ispirazione liberale, ma che incarna anche gli antichi valori propri della Democrazia Cristiana.
Sin da subito Forza Italia non viene vista di buonoccio dal mondo intellettuale per la possibile e inevitabile commistione tra imprenditoria e politica. Non solo, Forza Italia, nascendo in soli tre mesi, si appoggia alle strutture organizzative della Fininvest in particolar modo per quanto riguarda l’area della comunicazione e del marketing.
Per la prima volta in Italia, infatti, il marketing viene applicato alla politica, nasce il marketing elettorale. Attraverso sondaggi, focus group ed interviste si cerca di rispondere ai bisogni di quell’elettorato orfano di una propria rappresentanza. Tuttavia, è importante sottolineare che, sebbene molte menti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, parteciparono in un primo momento alla nascita di Forza Italia, è pur vero che, vinte le elezioni, tali risorse tornarono nelle proprie aziende e solo pochi elementi intrapresero una carriera politica.
Inoltre Forza Italia si propone come partito leaderistico – carismatico; se vogliamo un espressione «figlia dei tempi». Nel 1989 cade il muro di Berlino e con esso anche le ultime ideologie. Non più partiti politici strutturati e con diverse correnti di pensiero, ma Forza Italia come esempio del nuovo corso della politica italiana; un partito politico omogeneo al suo interno e rappresentato da un unico leader carismatico, Silvio Berlusconi, dalle indubbie doti comunicative.
In ultimo la principale innovazione apportata da Forza Italia: presentarsi non come partito ma come movimento politico di liberi cittadini che partecipano in maniera attiva alla costituzione di questa nuova realtà politica. Non va dimenticato che Forza Italia cerca, all’inizio, un proprio radicamento territoriale per mezzo dei Club, queste associazioni di cittadini che veicolano il nuovo messaggio politico a livello locale.
Ad oggi molte cose sono cambiate, il partito ha avviato una fase, peraltro non ancora conclusa, di istituzionalizzazione. Si cerca di capire ancora se Forza Italia possa esistere senza il suo leader o se inevitabilmente lascerà il posto ai leader della sua stessa coalizione.
Sicuramente, a conclusione di questa analisi, è emerso che Forza Italia possa essere considerata tanto un’anomalia quanto un’innovazione del panorama politico italiano. Ma entrambi le accezioni sono riconducibili agli ultimi trent’anni della storia d’Italia, dominati dal cambiamento dei costumi, dalla nascita delle televisioni commerciali e dalla costante omologazione di cui siamo tutti attori.