«La poesia va dove vuole». I poeti della ''linea lombarda''
Le radici storiche e il percorso poetico della linea lombarda attraverso le opere dei principali autori che ne hanno rappresentato al meglio le tematiche e l'evoluzione nel corso del secondo Novecento. A partire dall'antologia "Linea lombarda", pubblicata nel 1952 a cura di Luciano Anceschi, si osserva il ruolo centrale della figura di Vittorio Sereni attorno alla quale una serie di poeti di area lombarda, Luciano Erba, Giorgio Orelli, Nelo Risi, accomunati da un atteggiamento di attenzione alle "cose" quotidiane in chiave anti-eroica e anti-retorica, rinnovano il rapporto tra poesia e realtà allontanandosi dalla lezione "simbolista" dell'ermetismo. Ad essi è stato inoltre possibile accostare l'esperienza poetica del siciliano Bartolo Cattafi, autore che raggiunge un'originale sintesi tra astrazione e concretezza, precisione e indeterminatezza descrittiva. Successivamente, con il sopraggiungere degli anni Sessanta, anni di contraddizioni sociali e benessere economico, e con l'ascesa della "Neoavanguardia", si assiste ad una crisi espressiva di questi poeti che tuttavia reagiscono, sempre sotto la spinta dell'esempio di Vittorio Sereni e di un libro capitale come "Gli strumenti umani", ridimensionando la poetica oggettuale e abbracciando la "narratività" del verso, una vera e propria svolta che è la cifra caratteristica della poesia italiana del secondo Novecento. In questo senso è possibile parlare di un "secondo tempo" della linea lombarda che, rinnovandosi in continuità con la tradizione, vede nella poesia del primo Raboni e nell'opera d'esordio di Maurizio Cucchi, la realizzazione finale di un cammino poetico intercettato da una prima intuizione dell'Anceschi senza, d'altra parte, la pretesa di essere una "scuola", fedele al principio per cui: «La poesia va dove vuole».
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Barrocu |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Sassari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Marco Manotta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 165 |
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