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Coinvolgimento e partecipazione del personale nello sviluppo delle competenze: persone motivate ad alta professionalità come valore strategico per la creazione di know-how organizzativo

Alla base di questa ricerca si trovano alcune considerazioni.
In prima istanza si è partiti dalla convinzione che la competitività di una organizzazione risiede sempre più nel differenziale di competenze che l’impresa stessa sa esprimere e che saper sviluppare le competenze delle persone è condizione fondamentale per ottenere performance organizzative competitive e in costante miglioramento. Per quanto concerne l’ambito dello sviluppo delle competenze, si è rilevata l’importanza del processo di empowerment come fattore determinante nel coinvolgere le persone a contribuire e sentirsi responsabili degli obiettivi comuni. In secondo luogo, in rapporto alla necessità di cambiamento organizzativo, si è constatato che la letteratura socio-organizzativa attribuisce al costrutto delle competenze il ruolo di forza in grado di superare il paradigma dell’organizzazione scientifica del lavoro, i cui strascichi risultano essere presenti anche in organizzazioni moderne.
Gli obiettivi che ci si è prefissi nel realizzare questa ricerca, partendo da queste considerazioni, sono consistiti nell’individuare quali siano le motivazioni che inducono a ritenere che il coinvolgimento partecipativo del personale nello sviluppo delle proprie competenze possa risultare un’arma vincente nell’approccio per competenze delle organizzazioni. A tal proposito sono stati presentati repertori di competenze in grado di fornire una panoramica, (non esaustiva), degli studi finora effettuati, con particolare attenzione agli approcci che hanno una diretta ricaduta sul coinvolgimento della popolazione organizzativa nell’analisi e sviluppo delle competenze.
In rapporto al tema delle competenze, si sono voluti esclusivamente presentare gli approcci che possono avere un’applicazione concreta in ambito di crescita delle competenze nelle aziende di servizi, escludendone altri non considerati importanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi di ricerca.
Si possono distinguere due parti fondamentali nella ricerca. Nella prima parte si è effettuata una ricognizione teorica.
Inizialmente ci si è riferiti al tema dell’empowerment, privilegiando una prospettiva globale (europea e statunitense), che si ritiene indispensabile in questo particolare momento storico. Successivamente si sono analizzati alcuni “nodi socio-psico-organizzativi” esplicativi riguardo ai cambiamenti che hanno portato ad attribuire importanza al costrutto delle competenze. Vengono presentati alcuni recenti modelli e repertori di competenze che si ritengono significativi in rapporto all’analisi e allo sviluppo delle stesse.

In questa panoramica teorica si è preliminarmente costruita una mappa concettuale delle posizioni dei differenti autori riguardo alle metodologie di comprensione e formazione delle competenze dalla quale si è poi partiti per la stesura del modello esplicativo sperimentale della seconda parte.
La seconda parte dell’ elaborato, definito “processo diagnostico”, ha un carattere prevalentemente empirico. Infatti, sono state presentate varie ed innovative metodologie di analisi e sviluppo delle competenze, seguite da un “idealtipo” di approccio organizzativo teso al coinvolgimento continuativo del personale durante lo svolgimento di tutto il processo.

In chiusura si sono poste in risalto alcune realtà nelle quali queste teorie vengono applicate. Con l’ausilio documentale (allegati), vengono proposte le attività di stage effettuate nell’ambito sanitario. Durante queste esperienze, è stato possibile entrare a stretto contatto con esperti del mondo aziendale e formativo che si occupano direttamente del tema delle competenze. Nonostante le difficoltà contingenti nel perseguire determinati obiettivi di sviluppo aziendale, gli interessati, si sono dimostrati estremamente disponibili e motivati alla discussione ed al confronto riguardo alle dissertazioni effettuate nella prima parte della ricerca. In questo modo è stato possibile cogliere gli elementi comuni e le posizioni in merito prese da ciascuno. E’ rilevante sottolineare che le esperienze prese in considerazione non pretendono di avere validità statistica, ma vogliono essere esclusivamente uno stimolo alla riflessione e ad ulteriori approfondimenti in un campo, quello delle competenze, nel quale il dibattito è appena iniziato.
La sintesi dei singoli capitoli viene espressa graficamente attraverso "l’albero dei contenuti" che segue nelle sue fasi l’esposizione dell’elaborato.

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1 P r e f a z i o n e “Nella nostra canoa rema uno solo” Il mio caro amico Beppe naviga spesso in internet e mi ha procurato una bella storiella che mette a confronto due realtà. Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con otto uomini; poiché il primo anno i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro, il top management mise in piedi un gruppo di progetto per analizzare la sconfitta e scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre gli italiani uno che remava e sette che comandavano. Il management ingaggiò una società di consulenza e dopo mesi di duro lavoro gli esperti conclusero che nella squadra c’erano troppe persone a comandare. Furono quindi stabiliti quattro comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. Si introdusse una serie di punti per motivare il rematore: ampliamento del suo ambito lavorativo e più responsabilità. L’anno successivo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri. La società italiana licenziò il rematore per scarsi risultati e pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno che aveva dimostrato. La società di consulenza dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa. Research Center for Creating New Materials Namiki, Iharaki, Japan

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Informazioni tesi

  Autore: Kim Giovanna Pasini
  Tipo: Tesi di Master
Master in Management Infermieristico per le funzioni di coordinamento
Anno: 2004
Docente/Relatore: Cosetta Zanesi
Istituito da: Università degli Studi di Brescia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

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