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Gli ausiliari per la sicurezza del datore di lavoro

La sicurezza sul lavoro continua ad essere uno dei temi drammatici che la cronaca non smette di porre in evidenza ogni giorno.Ogni anno mediamente il 6% dei lavoratori italiani subisce un incidente sul lavoro. Tappa fondamentale è stato il D.L.vo n. 626/94 che ha introdotto importanti innovazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro senza sostituirsi alle discipline precedenti,ma spostando l’attenzione da una normativa incentrata su un tipo di intervento sostanzialmente“riparatorio”ad una focalizzata sulla prevenzione e sull’informazione.Il D.L.vo n.626/94 è solo il primo dei decreti legislativi attuativi delle direttive comunitarie in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.Tale decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività pubblica e privata: anche la P.A.è chiamata a porsi il problema della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro,nello stesso identico modo dell’imprenditore privato.Per una corretta gestione del sistema aziendale della sicurezza il D.L.vo n.626/94 prevede un coinvolgimento di tutti i soggetti del processo produttivo volto alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Dunque i soggetti responsabili alla sicurezza sono:il datore di lavoro, il dirigente, il preposto, i lavoratori con i loro rappresentanti per la sicurezza (RLS), il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e la figura del medico competente (MC).
Dal 25 agosto 2007 è entrata in vigore l’importantissima legge n. 123/07 che prevede numerosi nuovi adempimenti e obblighi recanti “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” e delega il Governo a predisporre un Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Una delle novità eclatanti è la possibilità data al personale ispettivo del Ministero del Lavoro, anche su segnalazione delle amministrazioni pubbliche, di adottare provvedimenti di sospensione di un’attività imprenditoriale in caso di impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, al fine di contrastare il lavoro nero; o in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Tale sospensione può essere revocata previo accertamento della regolarizzazione delle inadempienze riscontrate e del pagamento di una sanzione amministrativa aggiuntiva. La figura del RLS è interessata ad alcune modifiche con riguardo alle modalità di elezione.
Infine il Consiglio dei Ministri il 6 Marzo 2008 ha approvato uno schema di decreto legislativo che da attuazione alla delega conferita al Governo dalla lex 123/07 in materia di salute e sicurezza del lavoro; la parola d’ordine è: sconfiggere le morti bianche e prevenire gli infortuni sul lavoro. A tal fine è stata prevista la pena dell’arresto da 6 a 18 mesi per il datore di lavoro che non abbia effettuato la valutazione dei rischi cui possono essere esposti i lavoratori in azienda che svolgono attività con elevata pericolosità.
In definitiva, migliorare le condizioni della sicurezza e della salute in ambito di lavoro significa dunque migliorare la qualità della vita umana, e solo a queste condizioni il lavoro diventa fattore di vero progresso sociale, in attuazione dello spirito più profondo del dettato costituzionale per il quale << L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro>>.

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4 INTRODUZIONE La sicurezza sul lavoro continua a essere uno dei temi drammatici che la cronaca non smette di porre in evidenza quasi ogni giorno. Ogni anno mediamente il 6% dei lavoratori italiani subisce un incidente sul lavoro. Si tratta di quasi un milione di incidenti di diversa natura e gravità, dei quali circa 600 mila con esiti di inabilità superiore a tre giorni, oltre 27 mila determinano un’invalidità permanente nella vittima, e più di 1.300 ne causano la morte. Ciò equivale a dire che ogni giorno tre persone perdono la vita per disgrazie legate alla propria attività lavorativa. Tappa fondamentale in tal senso è la legge 626/94, che ha introdotto importanti innovazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, focalizzando l'attenzione sulle regole e sugli strumenti operativi. Per completezza di esposizione, è utile ricordare che il 626/94 è solo il primo (e senz'altro il più importante) dei decreti legislativi attuativi delle direttive comunitarie in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, ma non il solo. Tra il 1996 e il '97 sono state recepite in Italia numerose direttive UE nel campo della sicurezza. Tra le più importanti ricordiamo: - il D.L.vo n. 493/96 concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e salute sul luogo di lavoro; - il D.L.vo n. 494/96 concernente la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Dopo la 626/94, nel 2001 l'Inail ha avviato un nuovo sistema di incentivi per la prevenzione degli infortuni e la sicurezza sul lavoro destinati alle aziende: si tratta di finanziamenti per le aziende che

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Parole chiave

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