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Arte, Natura e Tecnologia. Dialoghi luminosi

Questo lavoro indaga il rapporto tra Arte, Natura e Tecnologia, soffermandosi sulla Luce come elemento primordiale da cui ha avuto origine l'universo, la vita e l'arte.
Grazie alla luce infatti possiamo esplorare il mondo intorno a noi e vivere l'esperienza cromatica. I colori hanno effetti diversi sull'uomo a seconda della loro frequenza e lunghezza d'onda. Il colore è il mezzo espressivo per eccellenza di artisti come Klein, Rothko e Spalletti le cui opere basate sulla lavorazione accurata del pigmento puro miscelato ad oli, colle e resine, rappresenta la forza emozionale del colore e la connessione dell'uomo con se stesso, con la Natura e con l'Infinito.
La Natura è parte integrante dell'opera d'arte nei lavori di artisti della Land Art, come Walter De Maria, di artisti poliedrici come James Turrel e di Janet Echelman, che fa intereagire il vento con la tecnologia. Questi artisti trovano nel cielo un materiale artistico e un mondo misterioso da scoprire e tentano di avvicinarlo il più possibile all'uomo. Come negli Sky mirrors di Anish Kapoor, il cielo diventa, nelle opere di questi artisti, una realtà tangibile che si può quasi toccare con un dito.
James Turrel in particolare ha indagato sia la luce naturale che artificiale creando ambienti immersivi in cui lo spettatore si trova "immerso" appunto nel colore, facendo esperienza delle proprie facoltà percettive.
La luce colorata artificiale è utilizzata in ambito artistico anche per sensibilizzare le coscienze sul tema della salvaguardia ambientale, ponendo l'attenzione sul surriscaldamento globale e sui conseguenti cambiamenti climatici. La luce LED in particolare, è utilizzata anche per intervenire direttamente sul problema ambientale come nel caso dell'opera Grow dell'artista Daan Roosegaard, che illuminando un campo di porri con luce led rossa e blu, stimola la crescita delle piante e riduce l'utilizzo dei pesticidi del 50%, in uno spettacolo di luci colorate danzanti nel vento.
La luce colorata artificiale e le nuove tecnologie possono agire dunque sulla sfera fisica, psicologica ed emozionale dell'Uomo e direttamente sulla Natura, in quanto la luce è l'energia primordiale da cui è nato l'Universo, il Pianeta e la vita, ed è quindi il linguaggio delle cellule di tutti gli esseri viventi. Secondo la teoria della relatività di Einstein del 1906, l'energia è materia e dunque, Uomo e Natura, che sono fatti della stessa energia primordiale, sono fatti della stessa materia e inevitabilmente connessi l'uno all'altra.
Il progetto pratico si basa su questa connessione tra Uomo e Natura, espressa sotto forma di un dialogo luminoso che si avvale della tecnologia e della luce artificiale LED RGB. Il sistema è basato sulla Temperatura come elemento in comune tra Uomo e Natura. La Temperatura è infatti indice del surriscaldamento globale ma indica anche il valore emozionale dell'uomo, e dunque il suo stato d'animo.
E' stato infatti dimostrato dai ricercatori finlandesi dell'Università Tampere e Aalto nel 2014, come ogni emozione scaldi alcune zone del corpo lasciandone fredde altre. L'emozione è dunque calore che si sposta, un'energia che scorre nell'Uomo descrivendone lo stato d'animo, così come nella Natura descrive lo stato di benessere o malessere del Pianeta.

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3 LA NATURA COME PARTE INTEGRANTE DELL' OPERA D'ARTE L'arte nasce dalla Natura. La Natura è la casa dell'uomo che in essa trova tutto ciò che gli occorre, dagli elementi essenziali per la sua sopravvivenza ad altri altrettanto essenziali che gli hanno permesso, nel momento in cui ha iniziato a sentirne il bisogno, di iniziare a comunicare. La Natura offre all'uomo in primis luce per vedere, ossigeno per respirare, acqua e cibo per nutrirsi, piante medicamentose per curarsi e anche mezzi per esprimersi e comunicare con i suoi simili. Nel 1994 lo speleologo Jean Marie Chaveux perlustrando caverne nella zona di Ardèche in Francia scoprì quella che poi fu denominata "grotta delle meraviglie", molto importante per l'archeologia e per la storia dell'umanità. Il fiume Ardèche nel corso dei secoli scavò una caverna nella montagna lunga circa 500 metri. Per ben 20000 anni l'accesso è stato precluso per via delle frane e non si conosceva l'esistenza di questa grotta. Le frane però hanno avuto la loro importanza perchè con i minerali presenti nei loro detriti hanno conservato al meglio il sito. Viene da chiedersi se la causa di queste frane sia di natura divina, appositamente architettate per lasciarci intatta una preziosa testimonianza del passato. In ogni caso la Natura ha svolto bene il suo compito. Oggigiorno si può visitare solo la copia di questa grotta creata appositamente per gli spettatori, per tutelare la preziosità del sito archeologico. Le pareti della caverna sono ricche di pitture risalenti a circa 30000 anni fa e sono la manifestazione più grande della pittura rupestre ad oggi conosciuta. Oltre al fatto che i disegni sono più elaborati di quanto ci si aspetterebbe denotando tratti di chiaroscuro e dettagli che si allontanano dalla forma stilizzata dei graffiti, si può notare come l'uomo preistorico inizi a sentire l'esigenza di usare i colori per rappresentare la realtà che lo circonda. Utilizza materie naturali come l'ossido di ferro e il carbone. Tra disegni animali grandi e forti, suggestiva è la rappresentazione di una mano circondata da un alone rosso. Si suppone sia la mano di uno sciamano e che l'area rossa intorno ad essa creata dall'ossido di ferro rappresenti la sua energia vitale, il suo sangue, la sua forza. Per gli uomini primitivi erano questi i concetti basilari e importanti dell'esistenza e volevano comunicarlo al mondo. Più avanti nel corso dei secoli l'uomo continuò la ricerca dei materiali artistici nella natura. Ad esempio, circa 3600 anni fa i Fenici scoprirono la porpora nelle secrezioni

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Informazioni tesi

  Autore: Sonia Spano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Accademia delle Belle Arti di Brera
  Facoltà: Design e Arti
  Corso: Dipartimento di Ari Visive - Corso di Decorazione
  Relatore: Valeria Tassinari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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Parole chiave

colori
infinito
percezione
luce
natura
spiritualità
cambiamento climatico
ecosostenibile
skyspace
sensibilizzazione ambientale

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