La traduzione delle conoscenze sulla sicurezza: il caso delle Ferrovie dello Stato
Il termine sicurezza si presta a molteplici interpretazioni e ad essere considerato secondo diverse accezioni a seconda della disciplina che se ne occupa. Se in particolare parliamo di sicurezza in ambito lavorativo la questione può essere affrontata da un punto di vista normativo, manageriale, pratico, sociologico, organizzativo, tecnico, ingegneristico etc. All’interno di questo vasto gruppo di possibili approcci intendo focalizzare la mia attenzione sulla sicurezza come fenomeno socialmente costruito, elemento che appartiene alla cultura organizzativa, oggetto di apprendimento, diffusione, trasformazione e interpretazione. Essa può far parte delle pratiche lavorative, essere contenuta nei manuali operativi e nei regolamenti delle organizzazioni. In questo contesto intendo prendere in considerazione in particolar modo il processo di assorbimento, di elaborazione, di circolazione della conoscenza relativa alla sicurezza.
Nella prima parte del mio lavoro ho ritenuto utile introdurre gli argomenti trattati cercando di definire il termine sicurezza presente in letteratura e i suoi collegamenti e riferimenti con i concetti di rischio e affidabilità.
Quindi, definita la cornice concettuale all’interno della quale ho voluto sviluppare la mia indagine, ho presentato brevemente alcuni riferimenti teorici di cui mi sono servito quali: il sapere organizzativo ed il ruolo delle norme nella relativa costruzione, i fenomeni dell’apprendimento e del cambiamento organizzativi ed infine la cultura ed i simboli organizzativi. Ogni organizzazione ha le sue peculiarità nell’assorbire conoscenza che fa poi circolare al suo interno con un sistema di simboli. I simboli sono anch’essi conoscenza e circolano in un’organizzazione trasformati dalle influenze culturali (riti, abitudini, credenze) presenti in quel luogo e diventano conoscenza semplificata.
Di seguito ho rivolto la mia attenzione a quella parte di cultura organizzativa circoscrivibile più propriamente come cultura della sicurezza e relativo clima.
Attraverso l’analisi della letteratura sull’argomento ho quindi indagato i meccanismi e i veicoli di apprendimento della sicurezza a livello organizzativo a partire da quei processi di costruzione e circolazione della conoscenza attraverso cui passa e si trasforma il patrimonio conoscitivo delle organizzazioni.
Il tipo di conoscenza di cui mi sono occupato non è intesa come contenuto mentale, ma come sapere in azione radicato nel contesto sociale e culturale in cui esso ha luogo. Al centro di questo tipo di nozione di sapere vi è la comunità di pratica, microstrutture sociali in cui conoscenza e competenza divengono parte dell’identità individuale e trovano la loro collocazione nella comunità rientrando nella tradizione come processo di identificazione collettiva. Il sapere relativo alla sicurezza è profondamente radicato nelle pratiche della comunità organizzativa e viene trasmesso e perpetuato con il resto del patrimonio culturale che la definiscono.
Questo tipo di conoscenza circola attraverso i canali interni e allo stesso modo la cultura della sicurezza viene assorbita attraverso i filtri culturali più ampi e fatta propria dall’organizzazione.
Dopo aver brevemente descritto i presupposti normativi e la struttura del sistema di gestione della sicurezza nelle aziende ho presentato alcuni metodi per misurarne l’efficacia e alcuni possibili interventi volti a promuovere e favorire la diffusione di una cultura della sicurezza nelle organizzazioni, così come sono stati proposti da studi sia socio-organizzativi che tecnico-manageriali.
La seconda parte del mio lavoro è consistita nell’esposizione della struttura e dei risultati della ricerca sul campo che ho effettuato presso il reparto di Trento della società Rete Ferroviaria Italiana, appartenente al gruppo Ferrovie dello Stato SpA. Attraverso tale ricerca ho cercato di indagare la percezione del concetto e della conoscenza relativi alla sicurezza all’interno dell’organizzazione, così come emerge dalle esperienze e dalle interpretazioni di alcuni dei suoi membri; in particolar modo ho voluto focalizzarmi sul processo interpretativo relativo alle norme di sicurezza e su quello dell’apprendimento e della circolazione della conoscenza relativa alla sicurezza, evidenziandone i ruoli dei veicoli formali e informali.
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Informazioni tesi
Autore: | Samuele Longhin |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Silvia Gherardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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