Il trauma psicologico della guerra. Progetto per la creazione di un centro di ricerca e di assistenza psicologica per il personale militare impiegato in missioni operative.
L’esperienza dei soldati che ritornano dalla guerra è universale, infatti, sin dalle epoche più remote le società hanno dovuto affrontare il difficile compito di reintegrare i propri “guerrieri” dopo l’esperienza bellica . Se nel passato i maggiori problemi erano costituiti dalle menomazioni fisiche riportate in battaglia, oggi, la guerra e le sue varianti lessicali che ne rappresentano la forma più moderna ed evoluta (Operazioni Diverse dalle Guerra, Peacekeeping, Operazioni di Supporto alla Pace ecc.) costituisce più un rischio per la salute psicologica piuttosto che per la salute fisica dei soldati.
Questa tesi si compone di due parti principali. La prima parte presenta le maggiori problematiche che i soldati si trovano ad affrontare dopo aver partecipato a missioni in zone di guerra. Tali problemi comprendono - ma non si limitano - al DPTS (disturbo post-traumatico da stress – in italiano o PTSD: post-traumatic stress disorder - in inglese). Ci sono infatti tutta una serie di problemi di natura sociale quali ad esempio: la difficoltà a reintegrarsi nel mondo civile, la difficoltà a trovare un lavoro, l’ abuso di alcol e droga, problemi relazionali all’interno e all’esterno della famiglia che sono ampiamente riconosciuti e trattati nella letteratura anglosassone. Ed è proprio alla letteratura anglosassone che faccio principalmente riferimento in questa prima parte della tesi, in quanto non esiste in Italia una letteratura significativa su questo argomento.
La seconda parte è invece più “operativa” e progettuale.
Prima di tutto ho tentato un raffronto tra la situazione italiana e quella di altri paesi, soprattutto quella britannica.
Benché la situazione americana sia quella più conosciuta, grazie ad un numero notevole di ricerche e statistiche, è anche quella più difficilmente comparabile a quella del nostro paese. Gli Stati Uniti infatti, con una popolazione di 305 milioni di abitanti e un numero di truppe attive di circa 1.500.000 unità più altrettante riserve, è troppo distante sia numericamente che culturalmente per tentare un raffronto sia pur approssimativo con l’Italia.
La situazione britannica invece, pur tenendo conto delle differenze culturali e del tipo di missioni che i due paesi sono chiamati a svolgere, presenta più analogie con quella italiana: con una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, un numero complessivo di militari di circa 187.000 e una proporzione di militari attivi sul totale della popolazione di circa 3,8‰ (dati 2009), la Gran Bretagna e l’Italia presentano dati comparabili dal punto di vista numerico.
Purtroppo però la possibilità di comparare le due realtà non va molto oltre, infatti, se per quanto riguarda la Gran Bretagna sono disponibili un numero considerevole di statistiche relative al numero dei caduti, dei feriti, dei disturbi psicologici ecc., in Italia è praticamente impossibile trovare dati ufficiali e accessibili al pubblico riguardanti la situazione dei nostri militari ed ex-militari.
Oltre a ciò, in Italia si riscontra un’assoluta assenza di organizzazioni, associazioni o centri di sostegno e assistenza di tipo psico-sociale per i militari, ex-militari e le per le loro famiglie. Al contrario, in Gran Bretagna esistono numerose associazioni che offrono un supporto specifico per questa particolare fascia di utenza.
Proprio nell’ottica di contribuire a colmare questa mancanza, ho delineato un progetto per la creazione di un nuovo centro di ricerca e di assistenza psicologica che possa rappresentare un primo iniziale contributo per lo sviluppo di una rete di servizi di supporto per i militari italiani e per loro famiglie.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Ileana Robbiati |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali |
Relatore: | Alberto Giasanti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 114 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il Disturbo Post-Traumatico da Stress nelle FF.AA.: il caso Iraq
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi