Il parlamento elettronico: l'incidenza delle ICTs sulle funzioni parlamentari
Negli ultimi anni i parlamenti hanno cominciato a sfruttare le ICTs a supporto delle loro funzioni e della modernizzazione della propria organizzazione. L’utilizzo delle nuove tecnologie all’interno dell’istituzione rappresentativa avviene in un periodo in cui il ruolo simbolico del parlamento come agente principale del sistema politico è messo in discussione dall’influenza di una serie di fattori, endogeni ed esogeni, che hanno fatto recedere l’assemblea parlamentare da organo legislativo ad assertore delle scelte di politica pubblica del governo (Bartegazzorre 2008), modificando le sue funzioni istituzionali (elettorale, di controllo, espressiva e legislativa). In particolare, il potere legislativo è apparso come l’aspetto più vulnerabile della supremazia parlamentare, quello che manifestava e manifesta così il declino dei parlamenti nel modo più evidente. In questo processo si inseriscono, inoltre, sia la critica all’istituzione parlamentare ad opera dei media, che contribuisce alla perdita di fiducia dei cittadini nelle istituzioni della rappresentanza, e sia lo sviluppo delle tendenze neo-presidenzialiste che incrementano la diffusione di forme di rappresentanza populistica, emarginando il parlamento dai circuiti della rappresentanza politica e dai processi decisionali. In questo nuovo scenario, il parlamento tenta di porre argine alla perdita di fiducia dei cittadini e di costruire una nuova centralità attraverso l’adozione del principio di trasparenza, per il rinnovamento interno ed esterno all’istituzione, e mediante l’utilizzo delle ICTs. L’elaborato analizza l’evoluzione delle funzioni e del ruolo del parlamento: dopo aver considerato i cambiamenti che hanno interessato l’istituzione parlamentare italiana sia nel sistema politico-istituzionale nazionale e sia nel più ampio scenario internazionale all’inizio degli anni ‘90, si è passati a individuare le novità introdotte dalle recenti normative e a verificare se vi sono stati cambiamenti reali nell’esercizio delle funzioni parlamentari e nella relazione con la società civile attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Restringendo il campo d’indagine alla funzione rappresentativa, si è analizzato quali forme la rappresentanza politica ha assunto nel contesto dei cambiamenti che hanno interessato il sistema politico a partire dal 1993, sul quale hanno inciso, da una parte i cambiamenti intervenuti nel sistema elettorale e, dall’altra, l’utilizzo delle ICTs da parte del parlamento e dei suoi membri. Nel primo capitolo si affronta l’evoluzione del parlamento da centro formale del sistema politico a «stanza di compensazione»: dopo una concisa analisi del quadro normativo di riferimento, dedicando particolare attenzione al ruolo e all’organizzazione dell’istituzionale parlamento disegnata dall’art. 94 della Costituzione, si è passati a considerare il ruolo dei partiti politici nella caratterizzazione del quadro istituzionale italiano nei primi quarant’anni di vita repubblicana (1948–1993). Lo scandalo di Tangentopoli, la conseguente delegittimazione della classe politica, il passaggio alla Seconda Repubblica e il successivo sistema elettorale maggioritario sono gli aspetti principali attraverso cui si è giunti a introdurre il ruolo assunto dai mezzi di comunicazione di massa. Nel secondo capitolo, il focus è rivolto ai media e alla loro politica scandalistica, facendo attenzione alla percezione che l’opinione pubblica ha della politica e dei suoi rappresentanti. Il clima di antipolitica generale di questi anni ha raffreddato la fiducia dei cittadini verso il parlamento, facendo aumentare sensibilmente la disaffezione dalle istituzioni rappresentative, così come riportato nei dati statistici dei sondaggi presi a riferimento. Lo scenario descritto finora ha permesso di analizzare, nel terzo capitolo, le attività intraprese dal parlamento per arginare la perdita di fiducia dei cittadini e per ritrovare una nuova centralità nell’attuale sistema politico: l’adozione del principio di trasparenza e l’utilizzo delle ICTs sono le due strade principali percorse per rinnovare l’istituzione parlamentare. L’introduzione delle nuove tecnologie ha permesso di giungere ad un parlamento elettronico nel quale le funzioni istituzionali subiscono l’influenza dei nuovi principi che guidano l’azione istituzionale: si descrivono, dapprima, gli impatti dell’utilizzo delle ICTs sull’esercizio delle funzioni non legislative, si giunge poi ad analizzare la nuova relazione che le tecnologie permettono di sviluppare tra rappresentanti e cittadini. I nuovi strumenti di comunicazione utilizzati dai rappresentanti per rivolgersi alla propria constituency (sito web, e-mail, social networks) evidenziano le singole abilità ad intessere una relazione più stretta con la propria constituency responsabilmente in un contesto in rapido cambiamento ed introducono, in ogni caso, una particolare forma di comunicazione: l’electronic constituency communication.
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Informazioni tesi
Autore: | Rosa Tagliamonte |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Rosanna De Rosa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 88 |
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