Ecomusei e sviluppo locale: l'ecomuseo dei comuni dell'est Ticino
Gli ecomusei rappresentano un' interessante esperienza per conoscere, condividere, e reinterpretare i patrimoni locali, uno strumento innovativo di sviluppo locale sostenibile.
L' ecomuseo nasce da alcune riflessioni della museologia che soprattutto partire dagli anni '60 hanno portato a quello che spesso in museologia viene definito un “Rinascimento” dei musei. L'idea che il patrimonio in generale e soprattutto quello locale debba fornire non solo esclusivamente una contemplazione estetica, ma anche e soprattutto nuova consapevolezza ed energia per progettare territori futuri si sta sempre più consolidando nelle riflessioni di varie discipline umane. La nuova museologia, a partire soprattutto dagli anni '80, ha formalmente ridisegnato scopi, confini e funzioni socio-educative dei musei, abbattendo quella cultura della separatezza fra contenuti e pubblico che per molto tempo ha caratterizzato alcuni musei.
Un ecomuseo può dirsi tale se nasce su spontanea volontà, o comunque collaborazione, dei cittadini: De Varine e Riviere, che hanno per primi definito la filosofia ecomuseale, non intendevano creare un modello di sviluppo locale esportabile e replicabile ovunque, ma semplicemente rispondere ad esigenze di un certo malessere locale, la cosiddetta deterritorializzazione, valorizzando il proprio patrimonio.
Gli obiettivi degli ecomusei sono, dunque, creare una rinnovata e più sana immagine del proprio territorio, rispecchiare una popolazione e contribuire ad uno sviluppo locale continuo e duraturo. Ciò che rende affascinante l'idea dell' ecomuseo, è a mio avviso quella della progettazione concertata, dove la comunità ed i singoli, portatori di interessi e saperi collettivi e particolari creano insieme un ricco mosaico: i cittadini si fanno allo stesso tempo utenti e creatori di un progetto locale condiviso.
Gli ecomusei rappresentano un' interessante esperienza per conoscere, condividere, e reinterpretare i patrimoni locali, uno strumento innovativo di sviluppo locale sostenibile. L'ecomuseo nasce da alcune riflessioni della museologia, dall'idea che il patrimonio in generale e soprattutto quello locale debba fornire non solo esclusivamente una contemplazione estetica, ma anche e soprattutto nuova consapevolezza ed energia per progettare territori futuri si sta sempre più consolidando nelle riflessioni di varie discipline umane. De Varine e Riviere, che hanno per primi definito la filosofia ecomuseale, non intendevano creare un modello di sviluppo locale esportabile e replicabile ovunque, ma semplicemente rispondere ad esigenze di un certo malessere locale, la cosiddetta deterritorializzazione, valorizzando il proprio patrimonio.Gli obiettivi degli ecomusei sono, dunque, creare una rinnovata e più sana immagine del proprio territorio, rispecchiare una popolazione e contribuire ad uno sviluppo locale continuo e duraturo. Ciò che rende affascinante l'idea dell' ecomuseo, è a mio avviso quella della progettazione concertata, dove la comunità ed i singoli, portatori di interessi e saperi collettivi e particolari creano insieme un ricco mosaico: i cittadini si fanno allo stesso tempo utenti e creatori di un progetto locale condiviso. Questo avviene innanzi tutto a partire dall' identificazione del proprio patrimonio culturale locale.
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Condorelli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Turismo e cooperazione |
Relatore: | Lorenzo Bagnoli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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