La gestione alternativa dei rischi assicurativi: i catastrophe bonds
Lo sviluppo della gestione alternativa dei rischi, intesa come sistematica identificazione, valutazione e gestione integrata dei rischi attuariali e finanziari da parte del mondo dell’impresa ha fortemente influenzato e sta influenzando “il modo di fare” assicurazione e riassicurazione. Le tecniche tradizionali di finanziamento e di trasferimento dei rischi, infatti, non sono sembrate idonee per il soddisfacimento di alcune delle attuali esigenze aziendali di copertura. Il lavoro svolto nasce quindi dal desiderio di approfondire lo studio delle tecniche alternative per la copertura dei rischi assicurativi e di analizzare, con maggior dettaglio, uno dei prodotti più innovativi per il mercato italiano: i catastrophe bonds.
La prima parte del lavoro si occupa della definizione e classificazione delle soluzioni Alternative Risk Transfer (ART). Tale termine è utilizzato per definire sinteticamente la gestione alternativa dei rischi, in riferimento ai metodi di finanziamento del rischio (con esclusione del mercato convenzionale di assicurazione) e alle soluzioni che mirano a potenziare l’efficacia del trasferimento del rischio.
Tra le soluzioni ART, quelle che più di frequente hanno fatto registrare una crescita nel mercato sono state le soluzioni del tipo finite risk, costituzione di società captive e operazioni di se¬curitization, cioè cartolarizzazione di rischi assicurativi. Tutte queste operazioni si sono presentate con diverse varianti, a seconda delle esigenze alle quali dovevano rispondere, e sono state presentate da molteplici operatori con lo scopo anche di differenziarsi dalla concorrenza; si tratta generalmente di soluzioni non standardizzate.
La seconda e la terza parte del lavoro analizzano peculiarmente lo strumento che sembra avere le maggiori prospettive di sviluppo nei prossimi anni: i cat bonds. Ciò in quanto il bisogno di assicurazione catastrofale continua a crescere. L’aumento della densità della popolazione, la crescente ricchezza e la maggiore concentrazione di valori nelle zone a rischio hanno creato, infatti, un trend a lungo termine verso sinistri da catastrofi naturali sempre più gravi. Inoltre il numero delle catastrofi naturali che hanno provocato danni per almeno un miliardo di dollari al netto dell’inflazione è passato da sette negli anni ’70 a nove negli anni ’80 ed ai trentadue negli anni ’90. Oltre tutto il settore riassicurativo si trova regolarmente a dover far fronte a limiti di capacità per determinate esposizioni catastrofali.
Il lavoro si conclude con un confronto di convenienza fra un cat bond e un contratto CAT XL tradizionale. La scelta tra le due strutture riassicurative non è casuale visto che il loro funzionamento è molto simile: entrambi coprono un layer di un portafoglio di esposizioni catastrofali a partire da un certo livello di perdite potenziali fino al raggiungimento di un predeterminato punto di perdite massime . Inoltre si elencano alcuni dei fattori da tenere presenti, oltre le valutazioni sui costi, per l’analisi di convenienza in modo da fornire elementi utili per affrontare nel miglior modo le scelte di gestione dei rischi catastrofali delle compagnie di (ri)assicurazione per il futuro.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Zurlo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Statistiche |
Corso: | Scienze Statistiche ed Attuariali |
Relatore: | Lucia Vitali |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 143 |
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FAQ
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