Skip to content

Il carcere è ancora la risposta adeguata alla punizione dei reati?

Dovendo trattare l’argomento carcere e valutare se sia ancora l’unica risposta possibile alla punizione dei reati, l’elaborato prende avvio dall’evoluzione della carcerazione a partire da prima dell’esistenza del carcere fino ai giorni nostri. Successivamente si passa alla trattazione delle Regole Penitenziarie Europee entrate in vigore nel 1973 e che nel corso del tempo hanno subito alcune revisioni per poi passare nell'ultimo capitolo all'analisi delle diverse teorie di giustificazione della pena con le soluzioni proposte dal filosofo Luigi Ferrajoli.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
28 CAPITOLO 2 – LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA CARCERARIO In questo capitolo analizzerò le Regole penitenziarie europee, recepite per la prima volta in Italia nel 1973. Esse sono 94, suddivise in due parti. Tale documento subisce alcune revisioni: la prima nel 1987, mentre la più importante è del 1989 a seguito dell’emanazione della CEDU per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani e degradanti, con particolare riferimento all’art 3 secondo cui le condizioni dei detenuti devono rispettare la dignità umana. Nel 2006 si apportano ulteriori modifiche e il nuovo corpus si compone di 108 articoli, suddivisi in 9 parti. Nel 2020 il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa emana le nuove Regole penitenziarie europee. Anche il nuovo documento è suddiviso in 108 articoli inseriti in 9 parti, ma aggiunge alcune novità. Molti Stati membri dell’Unione europea faticano ad applicare tali Regole; tra essi l’Italia dove le carceri sono caratterizzate da alcune difficoltà endemiche, quali: il sovraffollamento; le problematiche psicologiche dovute all’impatto con il carcere; le sindromi reattive alla carcerazione; la sindrome da prisonizzazione; la sindrome di Ganser; i gesti di autolesionismo; il suicidio; le violenze e le morti in carcere; la recidiva e il costo delle carceri. 2.1. Regole penitenziarie europee In Italia il primo tentativo di fissare delle regole standard in tema di misure carcerarie e pena detentiva risale al 1973, quando si vollero recepire le norme minime per il trattamento dei detenuti delle Nazioni Unite del 1955, le quali rappresentavano «i principi generali e le regole minime di una buona organizzazione penitenziaria e di una buona pratica di trattamento dei detenuti» 37 . Le regole sono 94 e sono divise in due parti: la prima tratta l’amministrazione degli istituti carcerari, ad esclusione di quelli minorili, ed è in generale applicabile a ogni categoria di detenuti. In questa sezione si annoverano: le regole di applicazione generale e i principi fondamentali; il registro; la separazione delle categorie; i locali di detenzione; l’igiene personale; indumenti e letto; alimentazione; esercizio fisico; servizi sanitari; disciplina e punizioni; mezzi di coercizione; informazioni e diritti di reclamo dei detenuti; contatti con il 37 Regole minime per il trattamento dei detenuti – Ris, O.N.U 30.08.1955.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

reati
carcere
suicidio
autolesionismo
garantismo
ergastolo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi